Ieri è stata sentita a Perugia dal gip che ha firmato l'ordinanza anche Stefania Vitto, l'amica di Giorgia Castriota nominata amministratore di alcune delle società sequestrate all'imprenditore Fabrizio Coscione, che, lo ricordiamo, è imputato davanti al Tribunale di Latina in un processo per reati tributari. La Vitto, assistita dall'avvocato Giulio Liscio, ha risposto per circa un'ora alle domande del gip, ammettendo lo stretto rapporto di amicizia con il giudice di Latina e chiarendo la sua posizione, specificando altresì di aver operato sempre nell'interesse delle aziende che era stata chiamata ad amministrare. La donna, che è agli arresti domiciliari da una settimana, compare in moltissimi passaggi dell'ordinanza, da cui si evince che sia lei che il giudice Castriota sapevano che quell'incarico nelle aziende derivava dalla loro amicizia.
Se ne parla espressamente in una delle molte intercettazioni telefoniche presenti nel fascicolo. Vitto si è mostrata collaborativa e il suo legale ha chiesto la remissione in libertà in considerazione appunto dell'atteggiamento di disponibilità verso gli inquirenti ad accertare quanto accaduto.
Ma a pesare per la possibile attenuazione della misura restrittiva potrebbe essere la cessazione del pericolo di reiterazione del reato, poiché Stefania Vitto si è dimessa dal ruolo di amministratore delle società di Coscione e al suo posto dovrebbe essere nominato a breve un altro professionista.