Nel 2014 dall'abbattimento e ricostruzione di uno stabile nel quartiere Q4 produsse l'ennesimo abuso edilizio in una delle aree della città a più alta densità abitativa. E di concentrazione di cemento. Un esposto dei vicini di casa ha portato al sequestro ma ciò che va emergendo nel relativo processo in corso davanti al Tribunale di Latina non è tanto e solo una pessima prova dei rapporti tra privati e pubblica amministrazione, bensì l'idea che all'epoca dei fatti si potesse tirare su uno stabile per residenze private pure senza una licenza a costruire.
Ieri sono stati sentiti i periti di parte, dopo la lunga consulenza del tecnico incaricato dal Tribunale che ha ricostruito i gap nei titoli concessori e le volumetrie in più realizzate. Il dibattimento comunque non è chiuso e si tornerà in aula il 24 ottobre prossimo per l'escussione dei testi dell'imputato Enrico Volpe che fu il direttore dei lavori del cantiere.