ultimi mesi l'Asl di Latina ha ridotto drasticamente - fino a un vero e proprio azzeramento con l'inizio di quest'anno - l'utilizzo delle strutture mobili installate nei pressi del pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria Goretti durante l'emergenza covid, gazebo e tensostrutture noleggiati che servivano per dotare il nosocomio degli spazi necessari per alcuni servizi aggiuntivi rispetto al tradizionale sistema sanitario, che invece ora rappresentano uno sperpero di diverse migliaia di euro ogni mese. Uno spreco di risorse soprattutto se si tiene conto che ormai i tendoni sono diventati rifugi di fortuna per alcuni dei disperati che frequentano la zona.


I vertici dell'azienda sanitaria locale non hanno ancora preso provvedimenti, ma la vicenda è nota all'interno dell'Asl. Del resto la presenza dei senzatetto non è passata inosservata ai tanti dipendenti del Goretti che prestano servizio nelle ore notturne e la voce ha iniziato a circolare già da tempo. Naturalmente nessuno si è preso la briga di allontanare quelle persone dal perimetro dell'ospedale, soprattutto per una questione di dignità, specie dopo le piogge degli ultimi giorni, con le temperature che sono tornate a scendere di notte. Fatto sta che già da qualche mese vengono segnalate le presenze dei clochard in cerca di un riparo intorno al pronto soccorso, sotto alle tettoie offerte dai tre gazebo situati nei pressi dell'accesso di via Bonaparte e la tensostruttura ancora presente nel vicino parcheggio, spazi che già da un pezzo hanno terminato la loro funzione, come la somministrazione di vaccini e test con tampone per la verifica della positività al covid.