Non si fermano le ricerche della Polizia che sta dando la caccia all'uomo che venerdì sera ha violentato una diciottenne ad Anzio. Gli agenti stanno setacciando ogni angolo non solo della zona del Quartiere Europa, dove è avvenuta la violenza, ma di tutto il litorale, restando comunque in un preciso ambito, quello dei luoghi abbandonati, dei rifugi di fortuna, delle baracche, dei siti dismessi, insomma tutti i posti dove potrebbe essersi nascosto lo straniero senza fissa dimora autore dello stupro.
Venerdì sera, intorno alle 22, la diciottenne stava rientrando a casa quando uno sconosciuto l'ha bloccata prima che raggiungesse l'abitazione, l'ha trascinata in una baracca poco distante, e l'ha violentata in un'area che è un ritrovo di sbandati e senza tetto. Lo stupratore potrebbe essere, appunto, uno di loro. Nelle mani della Squadra Mobile di Roma, titolare delle indagini, non c'è nessun identikit e questo, naturalmente rende le ricerche più complicate. La ragazza come detto abita nel quartiere Europa. Una zona residenziale con molti servizi. Ci vivono famiglie, ma in qualche palazzina è alto il tasso di criminalità, specializzata principalmente nell'attività di spaccio.
La diciottenne era scesa dall'autobus e per tornare a casa ha utilizzato una scorciatoia che percorrono praticamente tutti quelli che abitano nella zona. Un viottolo sterrato, senza illuminazione. Una stradina molto frequentata anche da spacciatori e tossicodipendenti, proprio perché buia e senza telecamere di sorveglianza.
L'adolescente è stata sorpresa alle spalle da "un uomo straniero" (come ha raccontato alle forze dell'ordine) e poi trascinata con forza nel campo dove si trova il rifugio di fortuna: lì si è consumato lo stupro.
Le grida della ragazza hanno messo poi in fuga l'aggressore ed hanno destato l'attenzione di qualcuno che ha chiamato i soccorsi, la 18enne è stata portata in ospedale sotto choc mentre l'aguzzino è riuscito a fuggire.
Le indagini proseguono alla ricerca dell'uomo, ma non è facile rintracciarlo. La Polizia confida di poter estrapolare un dna maschile dal corpo della ragazza, inserirlo in una banca dati e sperare che l'aggressore sia già stato censito. Più difficile ipotizzare che possano essere utili le impronte recuperate nella baracca frequentata da troppi stranieri. Gli agenti di polizia hanno battuto tutta la zona in cerca di videocamere utili da cui poter estrapolare delle immagini. E continueranno a farlo finché non verrà arrestato lo stupratore.