Prima importante svolta nelle indagini sulla violenza sessuale subita da una ragazza di 18 anni ad Anzio, trascinata e abusa in una baracca poco dopo essere scesa dal bus. L'aggressore sarebbe stato ripreso da alcune telecamere di sorveglianza che si trovano su un tratto della via Nettunense dove la giovane è scesa dal bus, fra il liceo scientifico Innocenzo XII e il supermercato. I fotogrammi sono stati analizzati da chi indaga e potrebbero contenere elementi utili per l'identificazione. Ci sarebbe anche un identikit. Non si esclude che nei prossimi giorni la ragazza venga sentita di nuovo dalla squadra mobile con l'aiuto degli psicologi. Potrebbe anche essere accompagnata ancora una volta sul luogo della violenza.
Nel frattempo anche l'analisi delle tracce biologiche recuperate dalla polizia scientifica è in corso e si attendono i risultati nelle prossime ore. La giovane vittima quel tratto di strada lo faceva spesso, pensava fosse tranquillo, verso casa. Invece si è trasformato in un incubo.
In base a quanto ricostruito dagli inquirenti, grazie anche al racconto della vittima, tutto è avvenuto in pochi minuti. La giovane, una cittadina italiana di origini romene, è scesa da un bus su via Nettunense e si è incamminata verso casa, in una zona frequentata da clochard e nota per essere anche una piazza di spaccio.
Pochi istanti e la 18enne è stata fermata da un uomo che l'ha strattonata e portata in uno dei tanti giacigli di fortuna presenti in quella zona. Una baracca, una struttura fatiscente nascosta dalla vegetazione, molto probabilmente utilizzata come rifugio, anche se non lontana dalla strada. Dopo averla di fatto immobilizzata, l'aggressore ha abusato della giovane che ha tentato di chiedere aiuto urlando. Una drammatica richiesta di soccorso che avrebbe spinto l'aggressore subito dopo la violenza a fuggire scavalcando la recinzione in filo spinato che delimita l'area dove si è consumato lo stupro. La vittima avrebbe fornito alcuni elementi che gli investigatori hanno utilizzato per delineare un identikit. E ora ci sono anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. La caccia all'uomo continua.