Il fatto
18.05.2023 - 11:56
La negoziazione che era in corso da tempo per la cessione del pacchetto azionario della Corden Pharma Spa sembra essersi avviata alla conclusione, con la cessione prevista per l'ultima settimana di maggio ad un acquirente internazionale specializzato nella produzione di prodotti farmaceutici. Secondo quanto trapelato dai vertici Corden la vendita ha seguito le procedure previste dalla regolamentazione della ‘Golden power' ed è stata approvata anche dal governo Meloni. L'acquirente si sarebbe impegnato a rispettare gli obblighi previsti dal piano di concordato e ad assicurare la continuità operativa dell'azienda nel business chimico farmaceutico. Una possibile soluzione sulla quale, però, gravano molte incognite e pesa l'allerta dei sindacati. Nei giorni scorsi si era espressa la Ugl chimici avendo notizia che la compagine scientifica ed industriale rappresentata dal Consorzio Parco Scientifico e Tecnologico Pontino Technoscience, unitamente al partner finanziario che doveva supportare il piano industriale di rilancio alla presenza delle istituzioni e delle parti sociali, aveva dato disponibilità ad un ulteriore eventuale incontro istituzionale per rappresentare lo stato dell'arte dopo che da un anno aveva mostrato disponibilità ad acquisire tutto. Ma a quanto pare il Consorzio Parco Scientifico pontino potrebbe perdere quota rispetto a questa nuova possibilità. Ugl aveva chiesto un incontro, per fare chiarezza sullo stato di acquisizione del sito e sul piano industriale, all'azienda al Ministero del Made in Italy, alla Regione, al Prefetto, al presidente della provincia e al commissario, richiesta che sarà reiterata ora al nuovo sindaco. Aveva scritto il segretario provinciale Ugl chimici Ivan Vento: «Ad oggi il piano del PST Pontino è l'unico presentato per la salvezza del sito e dei lavoratori oggi attivi basato non solo sul rafforzamento di business dell'attuale tipologia di farmaci, ma orientato a rilanciare la produzione attraverso un più innovativo concetto di farmaceutica ad oggi quasi inesistente in Italia rispetto alle realtà Europee, in particolare quella tedesca.
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