Il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica ha affrontato ieri alcune questioni urgenti come il fenomeno degli attentati incendiari consumati ai danni dei chioschi del Lungomare. In Prefettura, a margine dell'incontro con forze di polizia e amministratori locali, non trapela nulla sull'andamento delle indagini, ma è piuttosto chiaro che gli investigatori non stanno lavorando solo per individuare i responsabili, ma anche contrastare quello che appare come un piano criminale studiato per fermare la stagione balneare e condizionare il futuro bando per l'assegnazione delle piazzole, tutte tranne la prima affidata con un progetto riservato ai giovani. Le priorità annunciate ieri infatti riguardano il potenziamento dell'attività di vigilanza, evidentemente perché resta concreto il rischio che gli attentatori possano colpire ancora, e la realizzazione di un impianto di video sorveglianza adeguato sul litorale, specie per il versante di Rio Martino completamente sguarnito di sistemi di vigilanza da remoto. Senza dimenticare che quelli esistenti sul resto del Lungomare sono fuori uso, in attesa di essere adeguati com'è avvenuto nel resto della città.
«Abbiamo affrontati fatti che hanno una certa rilevanza e ci caricano delle nostre responsabilità - ha commentato il prefetto Maurizio Falco - Alcune delle questioni affrontate erano già in itinere, altre irrompono sulla scena come gli ultimi gravi fatti di criminalità. Quanto successo sul lungomare già comportava il coinvolgimento delle forze di polizia, ma era doveroso fare il punto anche con l'amministrazione comunale quanto prima. Oggi era la prima volta per la sindaco Matilde Celentano, ma siamo contenti di questo perché la città ha bisogno di un governo politico. È stata lei a chiedere che la riunione di oggi venisse anticipata».