Dopo l'arresto della guardia giurata trentenne per la rapina nella sala slot Piccarello, l'attività degli investigatori prosegue anche su altri fronti perché il vigilante era stato coinvolto in altri episodi considerati sospetti, a maggior ragione adesso che gli indizi raccolti sul suo conto si sono rivelati tanto soldi da portare all'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare per il colpo notturno del 20 marzo scorso. I precedenti finiti sotto la lente d'ingrandimento della Procura vedono il ragazzo coinvolto come vittima nelle funzioni di guardia giurata addetta al trasporto dei valori, perché nell'ultimo anno aveva subito due rapine durante le operazioni di ritiro degli incassi di un supermercato per il successivo versamento in banca: l'ultimo dei due fatti, risalente ai primi di febbraio, circa un mese prima della rapina nella sala slot, sembra presentare anomalie finite già al centro di un'inchiesta della Procura.
Sul ruolo di Corrado B. negli episodi di febbraio e marzo si incrociano le indagini di Carabinieri e Polizia. Dopo l'ultima rapina subita dalla guardia giurata nel trasporto dei valori, circa 30.000 euro di incassi del supermercato Orvel di via San Carlo da Sezze, gli investigatori della Questura avevano avviato gli approfondimenti investigativi per risalire all'autore del colpo a mano armata, ma avevano finito ben presto per verificare attentamente anche la posizione del vigilante vittima dell'azione criminale. Perché sebbene i filmati della video sorveglianza abbiano confermato la sequenza della rapina, in qualche maniera la ripresa sembra fornire una serie di dubbi sulla genuinità dell'episodio, ridimensionando la ricostruzione del vigilante.