Non è iniziata sotto i migliori auspici l'indagine sugli attentati incendiari ai danni di tre chioschi del lungomare, due dei quali completamente distrutti dalle fiamme. Come ammesso giovedì dallo stesso questore Raffaele Gargiulo a margine dell'ultimo vertice interforze in Prefettura, i poliziotti si stanno trovando a lavorare in un contesto territoriale che presenta importanti criticità sul fronte della vigilanza. Un paradosso se si considera che il tratto "B" del lungomare attualmente è una strada con un solo punto d'accesso e una sola via d'uscita, oltre alla vicina spiaggia che offre però un percorso poco agevole. L'ultima profonda opera di ammodernamento della video sorveglianza cittadina infatti si è rivelato un progetto complesso, ma non ha coinvolto la rete di telecamere presenti sul litorale, svincolata dall'impianto principale. E pensare che un tempo anche gli occhi elettronici del lido funzionavano, ma hanno un vizio di base, perché sono alimentati alla stessa rete elettrica dei lampioni ed è successo per un lungo periodo che a causa di questo motivo i punti luce venissero lasciati accesi anche di giorno, perché collegati alla video sorveglianza, sebbene questa fosse fuori uso.