Si è avvalso della facoltà di non rispondere il vigilante di Latina arrestato nei giorni scorsi dai Carabinieri perchè ritenuto il presunto responsabile della rapina nella sala slot che al Piccarello che aveva fruttato 50mila euro. Ieri mattina l'indagato, difeso dall'avvocato Valeria Nava, è comparso davanti al gip e ha scelto la strada del silenzio: si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nel provvedimento restrittivo il gip Giuseppe Cario che ha firmato l'ordinanza, ha sostenuto che tra i motivi per cui l'uomo deve andare in carcere c'è anche il rischio di reiterazione del reato. Era stato il pubblico ministero Giuseppe Miliano a coordinare la brillante indagine dei Carabinieri della sezione Radiomobile della Compagnia di Latina. Gli investigatori erano risaliti a Corrado B., una guardia giurata che frequentava abitualmente il locale. Il 30enne, un incensurato residente a Latina, anche la notte in cui sarebbe stato messo a segno il colpo si sarebbe intrattenuto con gli impiegati dell'attività commerciale per poi ritornare in un secondo momento con il volto coperto e armato di pistola. Tra gli elementi raccolti anche alcune immagini dell'impianto di videosorveglianza che hanno permesso agli uomini dell'Arma di raccogliere una serie di elementi ritenuti di primo piano dal gip che poi ha firmato il provvedimento. Tra gli indizi raccolti anche un tassello di primissimo piano: l'autore della raid durante la fuga ha perso lo smartphone mentre stava scappando. I fatti contestati sono avvenuti lo scorso 20 marzo. Inoltre era stato raccolto un altro particolare molto utile: l'auto del rapinatore aveva un fanalino fulminato, proprio come quella del presunto responsabile. L'attività investigativa non è finita, l'attenzione degli inquirenti è concentrata su due episodi che hanno visto il 30enne come vittima mentre ricopriva l'incarico di guardia giurata addetta al trasporto dei valori. Nell'ultimo anno aveva subito due rapine durante le operazioni di ritiro degli incassi
Il fatto
Rapina in sala slot, la guardia giurata in silenzio dal gip
Latina - L’autore del colpo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Per il giudice c’è il rischio di reiterare il reato