E' stato il turno del testimone che figura come parte offesa ieri in Tribunale nel processo Status Quo che vede come imputata Maria Grazia Di Silvio. L'accusa è quella di estorsione e la Dda - rappresentata in aula dal pubblico ministero Luigia Spinelli - contesta l'aggravante del metodo mafioso. La parte offesa che nel corso della precedente udienza non si era presentata, ieri mattina è stata accompagnata in aula dai Carabinieri del Comando Provinciale di Latina. In aula ha parlato e ha ricostruito i fatti. Il testimone, gestore di un distributore di carburante del capoluogo, è stato vittima di una estorsione.
L'indagine dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina - diretti dal maggiore Antonio De Lise - aveva portato un anno fa all'esecuzione delle misure restrittive. Gli accertamenti erano stati indirizzati su una serie di episodi in materia di spaccio e avevano ricostruito la gambizzazione del tabaccaio di via dei Mille. Alcuni imputati avevano scelto strade processuali diverse, tra cui il rito abbreviato. Erano stati tre i filoni investigativi, tra cui questo che riguarda un episodio estorsivo. La vittima è stato ascoltata anche nel corso di una precedente udienza del processo Reset e ieri ha riferito che non aveva chiesto soldi ai Travali che si rifornivano di carburante senza pagare, pensando che il denaro gli fosse restituito.