Si è svolta ieri presso il Tribunale di Latina l'udienza di opposizione per la morte del 15enne Matteo Pietrosanti. Davanti al Giudice Mario La Rosa, gli avvocati della famiglia Pietrosanti, Angelo e Daniela Fiore, ha presentato opposizione alla richiesta di archiviazione proposta dal Pubblico Ministero Giuseppe Miliano che ha seguito le indagini. In base a quanto sentito e depositato dalle parti, il Dottor La Rosa dovrà ora decidere quale sarà l'esito del procedimento aperto in seguito alla tragedia che accadde in quel maledetto pomeriggio del 3 marzo 2022 presso lo stadio D'Annibale (ex San Lorenzo) a Priverno. Le opzioni sono tre, ovvero l'archiviazione come richiesto dal PM, la riapertura delle indagini come richiesto dalla famiglia, o l'imputazione coatta per delle negligenze che potrebbero aver impedito di salvare la vita al giovane. Tra gli atti di cui si dovrà tenere conto, ci sono anche la relazione del medico che si è occupato dell'autopsia sulla salma del giovane e quella di due periti di parte.
Le indagini condotte fino ad oggi hanno insistito molto sui certificati con cui Matteo Pietrosanti era stato dichiarato idoneo all'attività agonistica, ma la famiglia chiede ora anche di approfondire anche i fatti che accaddero dal momento del malore di Matteo Pietrosanti e fino a quando non venne certificata la morte. Le domande che restano infatti sospese sono ancora moltissime tra cui quelle relative all'impiego del defibrillatore. Se lo stesso fosse presente in luogo visibile e raggiungibile facilmente come prescritto dalle norme o se invece fosse non funzionante e non venne quindi adoperato. Ciò aprirebbe ovviamente delle conseguenze circa eventuali responsabilità. Sul posto, quel freddo pomeriggio, sono si accorsi i sanitari del 118 con un auto medica, l'ambulanza e l'elicottero Pegaso e insieme a loro i Carabinieri della locale stazione diretta allora dal Luogotenente Saverio Guida e gli agenti della Polizia Municipale di Priverno, ma di certo l'impiego di un defibrillatore sarebbe stato più immediato. La tragedia di Matteo Pietrosanti gettò nello sconforto tre paesi interi, perché oltre a Priverno, a piangere Matteo furono anche Bassiano, paese dove il ragazzo abita e Sezze, paese di origine della madre. I compagni di squadra, gli hanno dedicato la vittoria del campionato, arrivata nei mesi a seguire, ma nulla che possa aver riempito il vuoto.