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Il fatto

Palazzo Lamaro, l'ultimatum: o acquisto o sfratto

Per gli storici affittuari avviso senza appello dopo 40 anni: da un giorno all'altro rischiano di trovarsi sbattuti fuori casa

Palazzo Lamaro, l'ultimatum:  o acquisto o sfratto

Sono quasi tutti anziani. Spesso vedovi, talvolta con figli disoccupati in casa. Ma anche famiglie monoreddito. Inquilini che da quarant'anni abitano nello stesso posto. In affitto. E che da un giorno all'altro si troveranno sbattuti fuori casa. E' una vera e propria emergenza sociale quella che sta esplodendo a duecento metri da piazza del Popolo.
Il palazzo Lamaro è una delle costruzioni più vecchie di Latina. Cinque scale, tredici piani, centinaia di inquilini che fanno da cerniera tra il cuore urbano e il Nicolosi. Da vent'anni però è attraversato dalle turbolenze: ci provò prima l'Enpam, lo storico proprietario, a dismettere gli appartamenti tentando di farli acquistare agli affittuari, ma a prezzi impossibili. Ora, dopo un periodo di apparente calma, è il Fondo Aiace a riprovarci. Ma con modi spicci, quelli che comunque la legge gli consente. Una ventina di giorni, a spanne, per un ultimatum che in prima battuta era fissato al 31 maggio. Poi prorogato almeno fino alla metà del mese di giugno. Senza alternativa: chi abita quegli appartamenti deve lasciarli all'istante, oppure comprarli. Tra l'altro, chissà con quale criterio, le prime intimazioni di sfratto sono già arrivate: non verranno prorogati i contratti di affitto, in alcun modo. Chi vuole - fanno sapere da BNP Real Estate, l'intermediario che si dovrà gestire le trattative - può comprare a condizioni agevolate.


«Comprare? Eh, sì, la fanno facile. E' che non hanno proprio idea con chi hanno a che fare. Qui siamo tutti anziani - protesta la signora Francesca (ma il nome è di fantasia, ci manca pure che la prendano di mira) -. Io sono vedova, ho 75 anni e mio figlio lavora al nord. Il mutuo non me lo dà nessuno, vivo di pensione io, meno di mille euro al mese. Ma dove vado adesso?».

Va detto che, in un contesto di mercato come quello attuale, i prezzi richiesti sono davvero interessanti. Parliamo di importi che variano dai 100 ai 180mila euro per appartamenti che si trovano nella zona centralissima della città. "Quello che non dicono dal Fondo Aiace però – racconta un altro inquilino – è che gli appartamenti sono fatiscenti, non è mai stato fatto un intervento di manutenzione, se non il rifacimento delle facciate, quasi una presa in giro". I problemi più gravi riguardano gli infissi, quasi ovunque. Qualche condomino non ne poteva più e li ha sostituiti a proprie spese, ma la stragrande maggioranza vivono in condizioni imbarazzanti, scene da terzo mondo, con il legno marcito e i vetri rotti. In molti casi non si chiudono: non sono più spifferi ma folate di vento quelle che entrano in casa d'inverno.

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