Svolta nel caso della scomparsa di Sibora Gagani, la 22enne originaria di Nettuno e scomparsa nel 2014 in Spagna, in provincia di Malaga, dove si era trasferita con l'allora fidanzato. Mancano ancora i risultati dell'esame del Dna, ma gli inquirenti sono sicuri: è suo il corpo ritrovato dalla polizia, murato e nascosto in un'intercapedine di un appartamento di Torremolinos, in Andalusia.
I risvolti sul caso arrivano dopo nove anni e i numerosi appelli lanciati dalla madre della giovane, di origini albanesi ma di nazionalità italiana. A diffondere la notizia sono i media spagnoli, secondo cui «il corpo ritrovato murato nell'appartamento è quello di Sibora Gagani». L'immobile era quello che la giovane condivideva con Marco Gaio Romeo il suo ex compagno.
È proprio dalla figura di quest'ultimo, 45enne anche lui di Nettuno, che si è chiuso il cerchio sulla scomparsa della giovane. Romeo è stato recentemente arrestato per aver ucciso a coltellate la sua ex compagna e una volta interrogato dalla polizia ha confessato di aver ucciso e murato Sibora, dopo aver visto un'immagine di lei su una bacheca nelle stazioni polizia, spiegando di aver usato l'acido per far sparire il corpo.
Il 45enne ha poi ritrattato, ma ormai era troppo tardi: i poliziotti hanno trovato i resti della 22enne in un sacco della spazzatura, nascosto dietro un muro dell'appartamento in via Garcia de la Serna, a pochi metri dal Comando della Polizia Locale e dal Comune, nella stessa casa in cui la ragazza ha vissuto fino a pochi giorni prima della sua scomparsa insieme all'arrestato.
Il corpo era stato celato in una cassa di legno, nascosta tra le due pareti. Ora la salma è stata presa in carico dall'Istituto di Medicina Legale locale per l'autopsia e l'identificazione. Si è dunque in attesa del test del Dna, mentre la polizia ha passato al setaccio l'intero immobile, dove attualmente risiedono altri inquilini, che sin da subito si sono dimostrati collaborativi con gli agenti.
Un grande dolore per la famiglia e per la madre, che da sempre ha cercato la verità, lanciando appelli ad enti e istituzioni varie, oltre che ai media nazionali, la cui ultima richiesta di aiuto è stata veicolata da "Chi l'ha Visto?".