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Il caso

Varchi al mare accessibili a tutti su via Terracina, consorzio vince al Tar

Annullata l'ordinanza dello scorso anno per l'apertura del passaggio, a Sabaudia invece si va al Consiglio di Stato per il sentiero ex Moravia

Varchi  al mare accessibili a tutti  su via Terracina, consorzio vince al Tar

E' stato accolto il ricorso al Tar presentato da uno dei destinatari dell'ordinanza con cui il Comune di San Felice Circeo disponeva l'apertura degli accessi al mare nei residence su via Terracina. Il provvedimento impugnato è il numero 54 del 4 agosto 2022 a firma del responsabile del Servizio Demanio Marittimo, nella parte in cui è stato ingiunto al condominio che poi ha presentato ricorso "di provvedere entro e non oltre il termine di giorni 5 (cinque) dalla data di notificazione della presente ordinanza alla completa rimozione del paletto e di ogni altro manufatto attualmente esistente costituente impedimento al libero transito per i pedoni e portatori di handicap diretti all'arenile demaniale". I privati hanno tuttavia eccepito che il provvedimento fosse stato emesso in "palese violazione della normativa nazionale e regionale in materia di libero accesso agli arenili, posto che l'obbligo di cui trattasi, sussiste solo ed esclusivamente per i titolari di concessioni demaniali marittime, ma non già per titolari di proprietà private confinanti con il demanio marittimo".

Eccepito anche il "difetto di motivazione non avendo il Comune specificato né in base a quale normativa ha agito, né quale potestà attribuita ai dirigenti ha esercitato". Ed è proprio per quest'ultima motivazione che il ricorso è stato accolto. Il Tribunale Amministrativo ha rilevato che lo stradello che parte dal cancello pedonale attraversando il condominio fino al confine lato mare della proprietà privata "è sempre stato utilizzato solo ed esclusivamente dai condomini proprietari - si legge nella sentenza e poi ancora - Tale circostanze non sono state contraddette dal Comune resistente, che non ha ritenuto di costituirsi in giudizio - e ancora - Nonostante l'appartenenza privata dell'area interessata e la conseguente legittimità della chiusura della stessa l'Amministrazione non ha indicato la norma legittimante l'ordine di apertura alla collettività, sebbene limitatamente al passaggio pedonale". Quindi il ricorso è stato accolto e al momento il condomino non dovrà quindi eseguire gli interventi anche in considerazione del fatto che la valenza dell'ordinanza. che comunque è stata annullata, era limitata alla stagione balneare. Il Comune, che al Tar non si è costituito in giudizio potrà farlo ora al Consiglio di Stato nel caso ritenesse opportuno fare opposizione.

Sul fronte Sabaudia invece c'è al momento un altro contenzioso in piedi. Quando si parla di accessi al mare la situazione non è più semplice a Sabaudia. Com'è noto infatti nelle scorse settimane la società Oprafin Srl, proprietaria delle particelle su cui insiste l'accesso al mare, ha infatti impugnato la sentenza del Tar con cui a fine marzo scorso era passata la linea del Comune rappresentato dall'avvocato Enrico Cellini, circa l'apertura del varco. Ma l'Ente sull'apertura degli accessi non sembra essere intenzionato a fare passi indietro. Il Comune si è infatti costituito in giudizio assegnando nuovamente l'incarico all'avvocato Cellini davanti al Consiglio di Stato. Quest'anno non sarà tuttavia possibile fare ricorso allo strumento dell'ordinanza contingibile e urgente avendo lo stesso Tar indicato al Comune la necessità di «adottare atti di gestione ordinaria anche perché l'accesso al demanio non può e non deve prevedere limiti temporali o di orario». 

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