Il processo
20.06.2023 - 09:30
Lunga deposizione di oltre cinque ore ieri in Tribunale del collaboratore di giustizia Agostino Riccardo che ha ricostruito le modalità dell'omicidio di Massimiliano Moro, ucciso nel suo appartamento di Largo Cesti la sera del 25 gennaio del 2010 a Latina durante la Guerra criminale. . «Sapevo chi fosse», ha spiegato ricostruendo la caratura criminale di Moro.
. Davanti al presidente Gian Luca Soana e alla giuria popolare, nel processo per l'omicidio Moro, il pentito ha risposto alle domande dei pm, della Dda Luigia Spinelli e Francesco Gualtieri. E partito dalle ore successive all'agguato a Carmine Ciarelli avvenuto a Pantanaccio.
«Dopo l'attentato ci fu una riunione in ospedale dove Carmine Ciarelli era ricoverato e fu Macù a dire che era stato Moro a sparare perchè si presentò in ospedale». Poche ore dopo avvenne l'esecuzione. «Nell'appartamento di Largo Cesti fu Andrea Pradissitto a citofonare, Moro si fidava di lui, mentre stava preparando il caffè ed era di spalle fu ucciso con un colpo alle spalle e un altro in fronte, forse aveva capito. Simone Grenga gli sparò, fu l'esecutore materiale>. Il processo riprende il 12 settembre.
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