Il fatto
25.06.2023 - 15:00
In una circostanza le ha dato un calcio allo stomaco tirandola per i capelli. Sembrava senza freni. Era una furia. E poi altre volte le ha dato pugni e morsi. Sono drammatici frammenti che arrivano dall'ennesima storia di violenza che si è consumata tra le mura domestiche e si è conclusa nei giorni scorsi in Tribunale davanti al giudice Pierpabolo Bortone. Da una parte un uomo, un operaio del capoluogo, dall'altra parte e figura come vittima, l'ex compagna una donna di 38 anni, maltrattata sotto il profilo psicologico e fisico.
Nei giorni scorsi il giudice ha emesso la sentenza accogliendo la tesi dell'accusa. La pena è di tre anni di reclusione e per l'imputato il magistrato ha disposto oltre all'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni anche il risarcimento del danno e la provvisionale alla parte civile, rappresentata dall'avvocato Veronica Terelle. Il reato ipotizzato è quello di maltrattamenti in famiglia e i fatti contestati sono avvenuti tra il 2022 e il 2023. In un caso l'uomo aveva minacciato di morte l'ex compagna, a testimonianza di quanto il clima fosse diventato sempre più pesante.
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