Il fatto
25.06.2023 - 19:00
E' saltata e slitta ad altra data la consegna del pastificio Paone alla società che l'ha acquistata all'asta fallimentare e che ha ottenuto lo sfratto esecutivo con sentenza di secondo grado. Nonostante tutto l'ufficiale giudiziario inviato dal Tribunale di cassino per notificare alla «Domenico Paone» l'ordinanza di rilascio dell'immobile non si è presentato ai cancelli.
Dunque sarà necessario un ulteriore tentativo, passaggio preliminare per tentare di riavviare la produzione e riassorbire nel ciclo industriale dell'azienda i 28 lavoratori in cassa integrazione a zero ore da un anno.
L'ufficiale giudiziario doveva di fatto trasferire le chiavi dal vecchio proprietario al nuovo, ossia alla "Corexitaly" di Battipaglia.
Prima della consegna ufficiale però ci doveva essere un sopralluogo per verificare lo stato del capannone, anche questo tassello ancora manca. Il grande assente è stato Alejandro Octavio Quentin, ossia l'ultimo amministratore della «Domenico Paone» che ha subito lo sfratto per cessata locazione, accertata prima dal Tribunale di Cassino e poi dalla Corte d'Appello.
Secondo quanto emerso, il rappresentante della società sfrattata era stato ritualmente avvertito dell'accesso dell'ufficiale giudiziario e delle attività conseguenti che sarebbero state effettuate all'interno dello stabilimento prima della consegna delle chiavi ai nuovi proprietari, rappresentati dai loro legali.
Ci sarà dunque un secondo tentativo e non si può escludere che il Tribunale chieda l'assistenza della forza pubblica. Quanto accaduto, comunque, non potrà non avere ripercussioni sulla trattativa tuttora in essere con la mediazione di un mediatore nella procedura negoziata sulla cessione del patrimonio della «Domenico Paone» ultroneo rispetto al capannone, ossia i macchinari per la produzione, il marchio da utilizzare sulle diverse linee di prodotti alimentari e il blocco dei lavoratori con l'esperienza e la formazione che già hanno.
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