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Il caso

Scatta la confisca per Edil Global

Misura di prevenzione di 5 anni per l'ex amministratore, ora sostituito da un consulente che continua a gestire l'azienda

Scatta la confisca per Edil Global

Scatta la confisca per i beni di Pasquale Amato, l'imprenditore di Formia che, per il tramite della società Edil Global srl è considerato vicino alla cosca Grande-Aracri. Ieri mattina la notifica del provvedimento emesso il 14 giugno dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Bologna, effettuata dal Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (Scico) della Guardia di Finanza, con la collaborazione dei Nuclei Pef di Reggio Emilia e Mantova. In atti è prevista l'applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di polizia per la durata di 5 anni. A dicembre 2022 erano stati sottoposti a sequestro beni e partecipazioni in nove società, nonché disponibilità finanziarie per oltre 300mila euro.

A marzo scorso c'era stato un altro step: il Tribunale di Roma aveva già prorogato per 18 mesi l'amministrazione giudiziaria per le aziende attinte da condizionamento di tipo mafiose, affidate a Carlo Onori. Tra queste la Edil Global che ha sei dipendenti e si occupa di rifiuti, opere infrastrutturali e acquedotti, più una vasta gamma di altre attività collegate e collaterali. Il capitale sociale, pari a 70mila euro, era interamente nelle mani di Pasquale Amato, 35 anni, nato a Caserta e residente a Formia, già direttore tecnico dal 2007 al 2019, quando è diventato amministratore unico e socio unico dal 2021, anno in cui ha acquistato le quote da Nicola Pescosolido.

L'attività prevalente è la costruzione di acquedotti, oleodotti, gasdotti. L'interdittiva a carico della Edil Global srl è stata emessa dalla Prefettura di Latina a ottobre 2021 per i legami con la cosca Grande Aracri, appunto. Provvedimento scaturito all'esito della sentenza su quella organizzazione emessa dalla Corte d'Appello di Reggio Emilia a giugno 2021 e nella quale viene descritta l'attività della famiglia Amato, cui si riconduce anche la Edil Global, che comunque in considerazione dell'amministrazione giudiziaria disposta dal Tribunale di Roma ha potuto continuare le attività produttive, mantenere i dipendenti e partecipare alle gare con svariati enti pubblici locali, cui è stata regolarmente ammessa. Dall'area di origine, la ndrina si era spostata in Emilia e in Veneto, però società operative sono state rintracciate anche in molte altre città italiane.

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