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Giudiziaria

Stupro allo Scalo, la sequenza narrata dalla sedicenne davanti al Gip

Questa mattina la vittima è stata sentita per un'ora e mezza con il supporto di uno psicologo, in aula anche il fidanzato e l'indagato

Stupro allo Scalo, la sequenza narrata dalla sedicenne davanti al Gip

Per oltre un'ora e mezza la minorenne sequestrata e violentata a Latina Scalo lo scorso 3 maggio ha ripercorso la sequenza di quella notte da incubo durante l'incidente probatorio che si è svolto nella tarda mattinata di oggi davanti al giudice delle indagini preliminari Mario La Rosa.

La ragazza, sentita in modalità protetta, ossia in una stanza diversa da quella dell'aula di udienza e alla presenza dello psicologo, ha riferito che tutto è iniziato dopo che lei e il suo fidanzato, un diciannovenne di Latina, si sono recati nell'area abbandonata dell'ex centro intermodale con la minicar di lui. Lì hanno trovato il rumeno di 31 anni senza fissa dimora che si è avvicinato alla machina, ha picchiato e costretto il ragazzo a scendere e intimato alla giovane di mettersi alla guida indicandole poi le strade da percorrere.

A domanda della pubblica accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Taglione, la vittima della violenza ha detto di non ricordare esattamente il percorso poiché non conosce la zona e inoltre era terrorizzata da quanto stava accadendo.

La sedicenne ha aggiunto che il rumeno ad un certo punto le ha ordinato di fermarsi e poi l'ha violentata. Subito dopo è stato sentito anche il fidanzato, come seconda parte offesa in quanto colpito dall'indagato per costringerlo a scendere dalla minicar; e anche il ragazzo ha confermato la sequenza dei fatti avvenuti quando sono entrati nell'area industriale per appartarsi. In aula era presente anche il trentunenne accusato della violenza, che tuttora si trova in carcere anche in considerazione di un precedente specifico nei confronti della ex compagna. L'uomo, difeso dall'avvocato Adriana Anzeloni, è stato anche sottoposto alla misura della sorveglianza speciale in considerazione della sua pericolosità. L'incidente probatorio di ieri mattina è servito a cristallizzare le prove a suo carico, tra cui, determinante, è risultato il racconto della sedicenne. All'esito di questo passaggio procedurale la pubblica accusa potrà assumere le richieste conseguenti e si potrebbe arrivare ad un processo con rito immediato a carico del trentenne rumeno che, come si ricorderà, fu rintracciato qualche giorno dopo i fatti in un'altra area industriale della stessa zona.

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