Non sono stati solo il mare agitato e il vento che hanno rovinato la prima domenica di agosto per i residenti e i turisti giunti a Ponza. Verso l'ora di pranzo, nei pressi della banchina nuova molta gente, specie forestiera, ha assistito a una scena di inaudita violenza verbale, sfociata, poi, in uno sfogo di violenza fisica da parte di una persona nei confronti, addirittura, di qualche consanguineo. Il casus belli è stata la concorrenza, definita "sleale" tra noleggiatori di imbarcazioni, di cui fanno richiesta i turisti, sia di quelle dotate di pilota, che di quelle prive di skipper, in quanto sono gli stessi clienti a gestire il natante in mare. Ebbene, come in altri posti di mare o turistici in genere si viene assaliti da procacciatori di clienti per ristoranti, camere, pensioni o alberghi, a Ponza è invalsa l'usanza di "abbordare" i turisti con tavolini piazzati vicino agli sbarchi dei mezzi che effettuano corse di linea. Presso questi tavolini, chiamati "punti d'ombra", il cliente, privo di informazioni sull'isola e su quanto questa offre, ha modo di venire a conoscenza dei percorsi turistici, degli esercizi di ristorazione, dei siti storici o archeologici, delle spiagge e di altre realtà che l'offerta isolana propina a chi sbarca a Ponza.