Lunghissima deposizione oggi in Tribunale a Latina di Antonietta Gargiulo, la madre di Alessia e Martina le due bambine uccise a Cisterna dal padre, il carabiniere Luigi Capasso che poi si era tolto la vita. La tragedia era avvenuta il 28 febbraio del 2018. Oggi davanti al giudice monocratico Fabio Velardi e ai pm  Daria Monsurrò e Giuseppe Bontempo, la donna ha ricostruito il rapporto che aveva con il marito. L'udienza si è celebrata a porte chiuse e Antonietta ha sottolineato che era stata minacciata dal marito che alternava delle condotte aggressive ad altre invece che sembravano tranquille. 

Sul banco degli imputati ci sono  due medici accusati di omicidio colposo perchè diedero il nulla osta per ridare l'arma al militare. 

La donna ha ripercorso i fatti di quella mattina quando  Luigi Capasso si presentò all'alba a casa della donna e  le esplose contro i primi colpi di pistola, la pistola d'ordinanza che aveva ottenuto alcuni mesi prima dopo una brevissima sospensione arrivata proprio a seguito degli esposti della donna, aggredita e minacciata in pubblico dal marito che poi, credendola morta, salì in casa e sparò alle figlie.

Dopo ore di trattativa Luigi decise di togliersi la vita. In Tribunale questa mattina la donna durante la sua deposizione è sembrata lucida, determinata e anche se provata ha ricostruito con grande precisione quello che è successo. Ha aggiunto che dopo le minacce ricevute dal marito aveva presentato un esposto in Questura e che delle condotte del marito aveva informato l'Arma. <Mi sono rivolta alle istituzioni>, ha detto. L'udienza è stata aggiornata al 21 novembre