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Blitz delle Fiamme Gialle in 3 aziende pontine: 185 dipendenti irregolari

L'operazione della Guardia di Finanza: del totale degli irregolari, 12 completamente in nero e 14.000 ore lavorative per le quali non sono stati corrisposti i contributi

Blitz delle Fiamme Gialle in 3 aziende pontine: 185 dipendenti irregolari

Contrasto al lavoro sommerso e irregolare con la contestuale verifica del rispetto della tutela dei diritti deilavoratori sono tra le linee di indirizzo strategiche della Guardia di Finanza, finalizzate non solo al recupero dellesomme illecitamente e a vario titolo sottratte alle casse erariali ma anche alla prevenzione di condotte illecite esoprusi che i dipendenti possono vedersi costretti a subire pur di mantenere il proprio posto di lavoro, spesso acondizioni economiche e di prestazioni orarie non aderenti alla normativa giuslavoristica.

In tale ottica si inquadrano i recenti accertamenti svolti dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Fondi nei confronti di 3 aziende operanti nel settore ortofrutticolo del mercato di Fondi, che hanno fatto emergere 185 posizioni di lavoratori irregolari, di cui 12 completamente in nero, oltre a compensi in nero per più di 90.000 euro e circa 14.000 ore per le quali non sono stati corrisposti i contributi assistenziali e previdenzialiPer 35 dipendenti, inoltre, è stato appurata la mancata fruizione, per lunghi periodi, dei previsti riposi settimanali.

Il contrasto a tali condotte nasce da mirate attività info-investigative, supportate da rilevamenti ed osservazionicondotte nel corso dei servizi di controllo economico del territorio, che hanno consentito, mediante specificheverifiche successivamente avviate, di individuare diversi modus operandi strumentali all'evasione di contributiprevidenziali ed assistenziali e ritenute ai fini IRPEF. Sono stati, in particolare, ricostruiti i compensi in nerocorrisposti a numerosi dipendenti, nonché l'adozione di forme di organizzazione del lavoro e di retribuzione della prestazione caratterizzate sia da maggiori ore e giornate lavorate e non retribuite in busta paga, sia dalcollocamento di lavoratori presso aziende di comodo aduse ad eludere le tutele previste dal diritto del lavoro. In un caso, riguardante la somministrazione di un appalto di manodopera, sono stati individuati 110 lavoratoriirregolari i quali, sebbene dipendenti di un'azienda operativa nel settore degli imballaggi, risultavanoformalmente assunti da due diverse imprese opportunamente interposte al fine di attrarre su di esse gli oneri dellanormativa giuslavoristica (previdenziali e assistenziali) e le conseguenze di eventuali controversie con ilavoratori o con l'erario.

Negli altri due casi è stata ricostruita e individuata una prassi, pressoché consolidata, in virtù della quale glistipendi dei lavoratori erano condizionati da accordi imposti dai titolari delle aziende controllate atti adisciplinare i singoli rapporti di lavoro con modalità in contrasto con le vigenti disposizioni in materia. Inparticolare, in sede di accesso presso i luoghi di lavoro veniva rinvenuta documentazione extracontabileunitamente a programmi gestionali delle presenze, istallati sui pc in uso alle aziende, attraverso i quali ifinanzieri riuscivano a quantificare le ore e le giornate effettivamente lavorate dai dipendenti, rilevandosignificative incongruenze e discrasia con quelle ufficiali, indicate sulle buste paga, risultate notevolmente ridotte.

La ricostruzione eseguita dai militari della Compagnia di Fondi ha consentito di quantificare più di 14.000 ore dilavoro prestate dai lavoratori non assoggettate alla contribuzione previdenziale ed assistenziale ovvero nonpagate, nonché di appurare come le buste paga ed il libro unico del lavoro riportavano per la quasi totalità deidipendenti dati non veritieri alterati "al ribasso".

In seguito alle condotte descritte, sono state irrogate sanzioni amministrative fino ad un massimo di 310.000euro.L'attività svolta testimonia l'impegno e la particolare attenzione delle Fiamme Gialle della provincia di Latinanell'individuazione delle frodi e degli abusi nei settori più delicati e caratterizzanti il tessuto economico-socialedella realtà pontina.

Nel caso specifico, l'azione della Guardia di Finanza è stata finalizzata non solo a reprimerele condotte illecite a danno dell'Erario con riguardo alle ritenute fiscali e alla contribuzione previdenziale eassistenziale, ma anche a tutelare il rispetto delle condizioni previste per i lavoratori disciplinate dai contratti dilavoro collettivi, nell'ambito della missione istituzionale del Corpo di tutelare la legalità economico-finanziaria egarantire equità e trasparenza per tutti i cittadini e gli operatori economici.Il "lavoro nero", infatti, essendo orientato alla riduzione illegale dei costi di "struttura" (fiscali, organizzativi edel lavoro), costituisce una piaga per l'intero sistema economico perché sottrae risorse all'erario, mina gliinteressi dei lavoratori, spesso sfruttati, e consente a chi lo pone in essere un'indebita massimizzazione deiprofitti, anche grazie a una competizione sleale con le imprese oneste.

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