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Cede un pezzo di solaio all'Istituto «Pisacane»

La notizia aveva inizialmente creato comprensibile preoccupazione per il prosieguo delle lezioni ma le verifiche effettuate hanno riportato il clima

Cede un pezzo di solaio all'Istituto «Pisacane»

Crolla il solaio del terrazzo dell'istituto tecnico per il turismo "Carlo Pisacane", a Le Forna. Il cedimento è avvenuto all'inizio della settimana, fortunatamente di notte, anche se il materiale franato non sarebbe mai finito sulla volta delle aule funzionanti in quanto si tratta di una propaggine cronologicamente successiva all'iniziale costruzione che, anziché poggiare sulla roccia, ha sotto di sé il vuoto e che, comunque, era stato opportunamente transennato. La notizia aveva inizialmente creato comprensibile preoccupazione per il prosieguo delle lezioni ma le verifiche effettuate hanno riportato il clima di fiducia necessario per un proficuo percorso didattico. Dopo il crollo, sono state , infatti, precluse all'utilizzo la sala docenti e un'altra stanza, peraltro da sempre libera, che si trovano sotto la verticale più vicina al rischio di nuovi cedimenti.

Quindi nessuna interruzione delle lezioni ma sopralluogo minuzioso, effettuato ieri, dai tecnici della Provincia, in quanto l'edificio era nato, nei primi anni Settanta quando l'allora Amministrazione Provinciale gestiva quattro tipi di scuole (Liceo Scientifico, Istituto tecnico commerciale per ragionieri, Istituto Tecnico Nautico e Istituto Tecnico per geometri) cui forniva anche tutto il personale non docente, come faceva con i cantonieri delle strade provinciali. Nel sopralluogo di ieri il delegato comunale ai Lavori Pubblici, Danilo D'Amico, che aveva già prodotto, nell'ottobre 2022, una prima dettagliata relazione alla Provincia sullo stato di salute dell'edificio, chiedendo interventi e fondi, ha ribadito ai tecnici di via Costa che, come responsabile comunale, pretende che venga redatto uno "studio di fattibilità completo" da inserire nella "pianificazione delle opere pubbliche provinciali", in altre parole, che si metta mano alla messa in sicurezza totale della scuola per il cui lavoro occorrerebbe un milione e mezzo di euro.

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