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La denuncia

Maxi rissa al Carcere, il Sappe chiede aiuto

Due gruppi si fronteggiano sui passeggi, aggredito anche un agente della Penitenziaria

Maxi rissa al Carcere, il Sappe chiede aiuto

«Non ci sono più parole per descrivere le gravi condizioni di disagio lavorativo in cui versa la Polizia Penitenziaria». E' quanto afferma Maurizio Somma segretario nazionale del Lazio del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe a seguito dell'ultimo grave episodio di violenza a Velletri dove l'altro giorno è scoppiata una maxi rissa tra detenuti e l'aggressione agli agenti. «Le quotidiane grida d'allarme del Sappe continuano a rimanere incredibilmente inascoltate dai preposti vertici istituzionali. Solo proclami e belle parole, ma, di concreto, il nulla. Queste sono violenze annunciate! È scandaloso che nel 2023 vi siano ancora persone indegne che usano la violenza per cercare di sovvertire il sistema istituzionale all'interno dei penitenziari mirato alla risocializzazione del detenuto, ma in rispetto delle regole. Fortunatamente in carcere ci sono anche persone che si dissociano da questi atteggiamenti violenti e cercano nello studio e nel rispetto reciproco la loro ragione di vita».
Due gruppi si sono fronteggiati sui passeggi del Reparto D. «È stato necessario - continua il sindacalista - l'intervento di tutto il personale disponibile, compreso quello del NTP. All'interno dei passeggi è stata ritrovata una lama di notevoli dimensioni. Nella concitazione è stato colpito al volto un poliziotto, che fortunatamente non ha riportato gravi lesioni. Sono state riscontrate ulteriori difficoltà nel riaccompagnare i detenuti nelle proprie celle, poiché gli scontri sono continuati sia all'interno delle scale detentive sia nella sezione stessa. Al momento la situazione sembra essersi stabilizzata, resta comunque alta la tensione all'interno del Reparto». Da qui il rinnovato appello al Dap affinché intervenga a tutela degli agenti della Penitenziaria.

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