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Mercanti di coca, prime condanne: otto rinviati a giudizio, due patteggiamenti

Prende due strade diverse il procedimento sullo spaccio gestito dai fratelli Corni. Assolto il finanziere accusato di corruzione, è irreperibile Gianluca Calisi

Mercanti di coca, prime condanne: otto rinviati a giudizio, due patteggiamenti

Ha preso due strade diverse il processo per il maxi giro di spaccio di droga messo in piedi dai fratelli Francesco e Leonardo Corni, arrestati un anno fa a conclusione di un'indagine della squadra mobile per fatti accertati tra il 2020 e il 2021. Ieri mattina il giudice dell'udienza preliminare Mario La Rosa ha rinviato a giudizio 8 dei 12 indagati, ossia tutti coloro che hanno scelto il giudizio ordinario, mentre sono arrivate le prime sentenze per gli altri cinque, tranne che per Gianluca Calisi per il quale è stata dichiarata l'irreperibilità. Dunque inizierà il 14 febbraio prossimo davanti al giudice Nadile il dibattimento per Leonardo Corni, Marco Veglianti, poliziotto in forza a Roma, sospeso dal servizio per un anno perché coinvolto in un alcune cessioni di droga e per essersi interessato nel tentativo di acquisire informazioni sull'indagine a carico dei suoi amici, Daniele Fedeli, Gianluca Silvestri, Ettore Basile, Veronica Mastracci, Ala Eddine Ben Achour, tunisino, Samir Ben Salah, noto anche per la sua attività di rapper col nome d'arte Ziano.

Il procedimento si è invece concluso con un patteggiamento in continuazione per un totale di 3 anni e 10 mesi per Francesco Corni; l'uomo era stato condannato in altro procedimento a 2 anni e 10 mesi, dunque ha cumulato le due pene. E' stato riqualificato il reato contestato a Caterina Calligaris, ieri condannata a 1 anno di reclusione, mentre ha patteggiato, sempre in continuazione, Fabio Serrapiglia che dovrà scontare 3 anni e due mesi. E' stato assolto dal contestato reato di corruzione Luigi Iannarella perché il fatto non sussiste, di conseguenza è caduta l'accusa di corruzione anche per Francesco Corni. Il giudice dell'udienza preliminare ha dunque accolto parte delle molte eccezioni sollevate dalla difesa rappresentata dagli avvocati Verdiana Petrucci, Federica Pecorilli, Luca Giudetti, Ezio Lucchetti, Francesco Vasaturo, Benedetto Faralli, Fabrizio Tomei, Laura Bove, Gaetano Marino, Guido Cesarini, Francesco Pisani.

Dagli atti di questo processo emerge uno spaccato del mercato della droga, soprattutto cocaina, tra Sabaudia e San Felice, assai florido e saldamente nelle mani dei due imprenditori Leonardo e Francesco Corni che erano in grado di controllare l'intera zona.

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