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Il fatto

Pugni e schiaffi contro la compagna incinta, scatta il divieto di avvicinamento

La donna costretta al ricovero a seguito dell'aggressione e una volta dimessa ha denunciato l'uomo ai carabinieri: da circa un anno subiva le violenze

Pugni e schiaffi contro la compagna incinta, scatta il divieto di avvicinamento

Nella mattinata del 9 novembre, nell'ambito delle strategie di contrasto pianificate nelle attività del Reparto Territoriale Carabinieri di Aprilia, dando attuazione ad un'aderente strategia di monitoraggio e ascolto attivo per l'emersione del contrasto sui reati di violenza di genere, con particolare attenzione per quelli del cosiddetto "codice rosso", attraverso l'articolazione del personale della Stazione Carabinieri di Campoverde, dava esecuzione alla misura cautelare personale interdittiva del Divieto di Avvicinamento alla persona offesa, a carico di un cittadino Bosniaco di etnia Rom, emessa dall'Autorità Giudiziaria del capoluogo pontino che concordava pienamente con gli esiti investigativi dell'Arma di Campoverde, che hanno evidenziato gravi indizi di colpevolezza a carico dell'indagato, per il reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, nei confronti della compagna convivente.

La condotta dell'uomo, degenerava la sera del 27 ottobre, quando per futili motivi, nonostante la compagna fosse in stato di gravidanza, l'aggrediva con pugni e schiaffi, che la costringevano ad un ricovero presso la clinica Città di Aprilia, da cui veniva dimessa solo pochi giorni dopo, quando escussa da personale dei Carabinieri di Campoverde, riferiva che gli atti di violenza patiti, andavano avanti da circa un anno; In tale contesto la vittima dopo essersi rifiutata di presentare denuncia/querela, precisava che per paura di subire ulteriori violenze, non si era mai rivolta a sanitari e/o ad organi di polizia, citando usi e costumi della comunità Rom, che però non impedivano agli operanti di avviare l'azione penale.

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