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Il caso

Confisca, ricorso respinto per Tuma in Cassazione

I giudici della Suprema Corte si sono pronunciati e hanno depositato le motivazioni della decisione

Confisca, ricorso respinto per Tuma  in Cassazione

I giudici della Corte di Cassazione hanno rigettato il ricorso presentato da Gianluca Tuma 53 anni. La Suprema Corte presidente Elisabetta Rosi, relatore Giuseppe Coscioni ha esaminato il ricorso relativo alla confisca e alla sorveglianza speciale presentato dalla difesa rappresentata dagli avvocati Leone Zeppieri e Alessandro Diddi. La Cassazione nel 2021 aveva annullato la confisca rinviando gli atti ad una nuova sezione della Corte d'Appello. «Il decreto impugnato pecca dell'omissione di una esatta delimitazione temporale della pericolosità sociale», avevano scritto i giudici. In Appello era stata ridotta la misura della sorveglianza speciale a due anni, confermando il sequestro e la confisca dell'intero capitale sociale di alcune società e di una imbarcazione. Avverso il decreto era stato presentato un nuovo ricorso.


Le difese avevano puntato sull'erronea applicazione della misura in merito alla condizione dell'attualità della pericolosità e in merito all'ipotesi di tentata estorsione e avevano messo in luce che: «atteneva fatti denunciati come avvenuti nel gennaio del 2020 e la contestazione di intestazione fittizia si sarebbe realizzata mediante cessione di quote sociali successive alla pronuncia del decreto applicativo della misura di prevenzione emesso dal Tribunale di Latina il 4 giugno del 2019, per cui tutte le condotte contestate è riportato nelle motivazioni della Cassazione erano ampiamente successive al decreto impeditivo della misura di prevenzione che costituiva il limite temporale insuperabile al quale parametrare il requisito dell'attualità della pericolosità del ricorrente». 

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