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Ferito un medico col cacciavite, resta in carcere: pericoloso e farneticante

Ieri l'interrogatorio, l'indagato ha risposto in parte alle domande e ha affermato di aver reagito ad una aggressione

Ferito un medico col cacciavite, resta in carcere: pericoloso e farneticante

Resterà in carcere Amir Elbarakawi, l'uomo accusato di tentato omicidio - l'accusa iniziale sembra fosse limitata alle lesioni gravi - ai danni di un medico radiologo di Aprilia. Lo ha deciso ieri il giudice Molfese al termine dell'interrogatorio di convalida del 44enne egiziano difeso dall'avvocato Daniele Giordano.
Non solo resterà in cella, ma dovrà anche essere sottoposto ad alcuni controlli sanitari atti ad accertare la sussistenza di eventuali patologie psichiatriche e, nel caso, anche la loro compatibilità con il regime detentivo.


Sì perché a quanto è dato sapere al momento, ieri davanti al giudice, l'arrestato avrebbe proferito parole e frasi sconnesse, poco comprensibili - nonostante la presenza di un interprete - nella sua ricostruzione di quanto accaduto sabato sera.
Gli elementi certi sono le ferite riportate dal medico radiologo raggiunto da fendenti sia all'addome che al collo.


Un elemento in più fornito dall'indagato, è la possibilità che la lite l'abbia iniziata la stessa vittima colpendolo al volto.
Dopo il ferimento la vittima è riuscita comunque a risalire a casa anche grazie all'aiuto di un vicino che era intervenuto a sua difesa. E' a quel punto che le figlie si sono rese conto della gravità della situazione e lo hanno portato di corsa al pronto soccorso di via delle Palme. Qui pochi minuti dopo, si sarebbe presentato anche l'arrestato lamentando dolore per il colpo ricevuto e venendo dimesso poco dopo con una prognosi di 7 giorni. E' qui, già, che avrebbe ammesso le proprie responsabilità ai presenti.

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