Il fatto
07.12.2023 - 09:21
In un caso ha preso un anziano per il collo e ha lanciato addosso dei biscotti minacciando ritorsioni. In un altra circostanza invece - come ha riferito un testimone ascoltato dagli investigatori nel corso delle indagini - ha trascinato un anziano «come un sacco di patate». E gli ha detto: «Guarda che se non la smetti ti lego ad una sedia».
Sono queste alcune delle condotte ipotizzate nei confronti di una donna di 49 anni residente a Latina, responsabile di una struttura per anziani alla periferia del capoluogo. E' accusata di maltrattamenti. E' finita agli arresti domiciliari nell'ambito di una inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Latina.
I fatti sono avvenuti in una casa di riposo per anziani alle porte del capoluogo pontino e in un preciso arco temporale. Nei giorni scorsi è stato eseguito il provvedimento restrittivo richiesto dal pubblico ministero Marco Giancristofaro, titolare del fascicolo e firmato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale Giuseppe Molfese. Il magistrato ha accolto le risultanze investigative e una serie di riscontri che hanno portato a costruire l'impianto accusatorio.
Come è riportato nel capo di imputazione: la donna - secondo l'ipotesi degli inquirenti - ha sottoposto gli anziani a maltrattamenti fisici e psichici «da far cagionare sofferenze e umiliazioni in un clima di terrore e soggezione psicologica». Agli atti dell'inchiesta sono finite le dichiarazioni anche di alcuni ex dipendenti della struttura e una serie di accertamenti.
Come hanno osservato gli inquirenti nel capo di imputazione è emerso che: «Vi era un sistema di maltrattamenti fisici e psichici da cagionare sofferenze e umiliazioni in un clima di terrore dal quale derivava uno stato di soggezione psicologica». Il via alle indagini a seguito della denuncia presentata da un ex operatore sanitario.
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