Il dramma nelle Filippine
10.12.2023 - 11:00
Libri chiusi e cuori aperti all'Istituto Comprensivo Giovanni Cena di Latina per ricordare Federica, la bambina di 11 anni originaria delle Filippine, morta insieme al padre, la madre e al fratellino piccolo in un drammatico incidente stradale avvenuto nei giorni scorsi.
Federica insieme a tutta la famiglia era su un bus che è precipitato in un dirupo. Il bilancio totale è di 18 morti.
La bambina con tutta la famiglia era andata nelle Filippine per trascorrere il Natale e sarebbe rientrata a Latina dopo Capodanno.
Non si spegne l'eco della tragedia. Grandissimo il cordoglio nella scuola che frequentava: la Giovanni Cena.
«La sua scomparsa ha lasciato un grande vuoto nell'intera comunità scolastica», osserva la dirigente scolastica, la professoressa Annarita Mattarolo, portavoce del dolore della comunità e che ha organizzato delle attività per ricordare e tenere viva la memoria di Federica, flautista della sezione musicale dell'istituto.
«Una vita che finisce nel fiore degli anni - scrive la dirigente scolastica - toglie un po' di fiducia e di speranza a tutti, ma come comunità educante dobbiamo interpretare il dolore dei nostri alunni, dei docenti ed ergerlo come monito di valore della non dimenticanza. La morte di Federica ha profondamente colpito tutta la nostra comunità scolastica, ognuno ha avvertito il senso di precarietà, di impotenza, di dolore che caratterizza la nostra esistenza e che ci spinge a riflettere e a ricercare un senso nella perdita. Sentiremo la sua mancanza ma il dovere che appartiene a noi adulti è di fare in modo che il suo meraviglioso sorriso e l'impegno che metteva nelle attività scolastiche restino nel cuore di tutti. Domani mattina a scuola terremo i libri chiusi ed i cuori aperti e tutti gli alunni del plesso che lei frequentava saranno accolti, insieme a me e ai docenti, nell'atrio per riportare pensieri e riflessioni su Federica pensando e sperando che sarà proprio lei a tenerci compagnia».
Federica sarà ricordata per sempre a scuola.
«Sono proprio i ricordi un dono prezioso: nessuno sarà in grado di cancellarli e quelli più forti sopravviveranno persino al tempo che fugge. I ricordi sono il ponte tra questa vita e l'eternità. Ed è per questo che Federica sarà celebrata, senza retorica, con la gioia che quei ricordi, anche in occasione del concerto del 21 dicembre del percorso musicale, di cui lei faceva parte suonando il flauto traverso. Il concerto previsto al Teatro D'Annunzio non sarà annullato - annuncia la dirigente scolastica - ma le note racconteranno di una ragazza cara, allegra, sincera, generosa, gentile. Federica, continuerà a far parte della nostra quotidianità.
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