Il caso
12.12.2023 - 12:30
Era stato contattato per effettuare un lavoro presso una proprietà privata. Lui, imprenditore agricolo aveva puntualmente risposto ed aveva effettuato il lavoro richiesto. La somma pattuita per questo intervento sembra fosse di 400 euro. Una volta ultimato il lavoro, l'agricoltore si aspettava di essere pagato. Ma il committente, un altro imprenditore agricolo di Campoverde, sembra aver iniziato a tergiversare, a prendere tempo, fino proprio a negare - al momento per motivi non dati da conoscere - l'intenzione di saldare il debito.
E' questo che avrebbe quindi portato l'agricoltore a raggiungere il committente e ad aggredirlo prima verbalmente, poi fisicamente.
Di fronte infatti all'ennesimo rifiuto di riconoscere il debito, il creditore non si è rivolto alle forze dell'ordine o meglio all'autorità giudiziaria. Certo, i tempi biblici per una qualsivoglia controversia di natura civile scoraggiano chiunque dal chiedere tutela dei propri diritti, ma certo farsi giustizia da sé non è la risposta alle inefficienze di un sistema giudiziario che sembra essere stato modificato proprio per scoraggiare. E così il creditore ha raggiunto il suo datore di lavoro e al termine della discussione, prima di allontanarsi, lo ha aggredito fisicamente tanto da rendere necessario il trasferimento al pronto soccorso dell'Ospedale Città di Aprilia dove è stato medicato e dove ha ricevuto una prognosi di circa sette giorni.
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