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La sentenza

Sesso e soldi, la maitresse patteggia la pena: due anni e quattro mesi

A gennaio l'arresto della donna che gestiva un giro di squillo nel capoluogo

Sesso e soldi, la maitresse patteggia la pena: due anni e quattro mesi

La richiesta di patteggiamento a due anni e quattro mesi è stata accolta ieri dal gup Pierpaolo Bortone. E' la sentenza nei confronti della donna di 57 anni di Latina, arrestata quasi un anno fa, (lo scorso gennaio), con l'accusa di induzione e sfruttamento della prostituzione. I fatti contestati erano avvenuti a Latina e l'imputata - difesa dall'avvocato Alessandro Farau - era stata sottoposta ad una misura restrittiva.

Ieri in Tribunale, davanti al pubblico ministero Giorgia Orlando, si è definitivamente conclusa la vicenda che vedeva imputata la donna finita in carcere quando era stata eseguita la misura cautelare firmata dal gip Giuseppe Molfese e richiesta dai pm Martina Taglione e Claudio De Lazzaro. L'imputata ha scelto un rito processuale alternativo come il patteggiamento. 

A condurre le indagini i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina, i militari - diretti dal tenente colonnello Antonio De Lise - avevano raccolto una serie di elementi che hanno portato al centro dell'inchiesta la 57enne che gestiva gli appuntamenti e gli incassi. I clienti in cerca di trasgressione si rivolgevano direttamente a lei  provvista di tutto: dai preservativi ai fazzoletti. I fatti sono avvenuti dal 2019 al 2022. 

<Intermediava prestazioni sessuali a pagamento e prendeva la sua percentuale>. E' la conclusione a cui erano arrivati gli inquirenti come riportato nelle carte dell'inchiesta. Ieri la donna ha lasciato gli arresti domiciliari, è stata accolta la richiesta della difesa.

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