Il fatto
24.01.2024 - 18:10
Prima udienza oggi in Tribunale di Latina davanti al giudice Simona Sergio del processo per la presunta evasione fiscale del caso Karibu. In aula erano presenti Marie Terese Mukamisindo e Michel Rukundo e dopo che sono state formulate le questioni preliminari, il collegio difensivo degli imputati rappresentato dagli avvocati Lorenzo Borrè e Francesca Roccato, ha chiesto l'esclusione delle parti civili e hanno sostenuto che l'unica legittimata a costituirsi è l'Agenzia delle Entrate. Alla fine il processo è stato rinviato al 23 aprile per ascoltare tre testimoni della pubblica accusa e poi le altre udienze sono fissate per il 28 maggio e il 27 novembre. Le indagini della Guardia d Finanza erano state coordinate dai pm Andrea D'Angeli e Giuseppe Miliano, dal Procuratore Giuseppe de Falco.
Nel corso dell'udienza preliminare il gup Pierpaolo Bortone aveva accolto la richiesta di costituzione di parte civile degli ex lavoratori della coop Karibu e del Consorzio e quella del sindacato Uiltucs che assiste i lavoratori. A fronte della richiesta di esclusine, la parte civile rappresentata dall'avvocato Giulio Mastrobattista ha sostenuto che le eccezioni sono state discusse già nel corso dell'udienza preliminare e <sono pletoriche>.
Sul caso interviene il sindacato Uiltucs e il segretario Gianfranco Cartisano che per primo ha denunciato i fatti, oggi era presente in aula nel corso del processo.
"Oltre alle tante difficolta' dei lavoratori che ancora persistono, sulla mancata ricollocazione dei lavoratori , ripetiamo causata da questi personaggi che hanno distrutto il lavoro in un settore dove non c'era uno stato di crisi ma solamente l'intenzione di interpretare accoglienza ed integrazione con il solo interesse del profitto cancellando il lavoro stabile di queste maestranze per altre finalita' che oggi sono oggetto di un processo", è riportato in una nota. "I sorrisi e gli atteggiamenti denigratori visti in udienza da parte di personaggi rinviati a giudizio quando si è parlato delle difficoltà dei lavoratori, è la fotografia di queste persone, le quali dichiaravano sempre che enti non pagavano e di conseguenza non pagavano gli stipendi, la vera e cruda realtà era diversa, le risorse economiche della Karibu venivano spese per lo shopping e spese personali dei rinviati a giudizio, per i lavoratori non c'erano mai i soldi. A quei sorrisi - continua la nota della Uiltucs - denigratori oggi visti in aula siamo certi che la magistratura gli inquirenti i quali ringraziamo per l'egregio lavoro, risponderanno nel giusto modo, ripristinando ai tanti lavoratori alle tante famiglie la dignità ed il rispetto per il lavoro cancellato da queste persone che oggi ridevano e sbeffeggiavano davanti alle difficolta dei lavoratori disagio che loro non hanno mai attraversato essendo i percettori del denaro pubblico e diretti responsabili di quelle somme, la cui finalità era solo il profitto".
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione