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La storia

Iscrivere i figli a scuola L'odissea di una mamma

Affetta da sclerosi multipla ed epilessia cerca un istituto vicino casa per i due figli. Ma le regole sono chiare e uguali per tutti

Iscrivere i figli a scuola L'odissea di una mamma

Può succedere che un regolamento, da garanzia di corretto svolgimento di un'attività, possa diventare un muro per persone fragili?
È quello che viene da chiedersi ascoltando la storia di Giovanna, nome di fantasia, 30enne di Latina, con cui la vita non è stata per niente clemente. Giovanna è mamma di due figli, con cui costituisce un nucleo familiare monogenitoriale. Attualmente sta divorziando dal marito, accusato di violenza domestica e a cui è stata tolta la patria potestà. Giovanna, come se non bastasse, soffre di epilessia ed è affetta da sclerosi multipla. Fortunatamente oggi Giovanna ha trovato un compagno che l'assiste, ma che in termini di legge non rientra nel nucleo familiare, per cui lei risulta essere una mamma sola.


Recentemente ha cambiato casa e con essa sono cambiati i suoi punti di riferimento e le sue abitudini. Giovanna deve quindi cercare una nuova scuola per i suoi due figli: la più piccola il prossimo anno frequenterà la terza elementare, il più grande la prima media. Giovanna bussa così alla porta della scuola di via Tasso: è la più vicina a casa e comprende sia elementari che medie. Un'opzione perfetta per lei, in quanto non può guidare e non ha altro modo di accompagnare i figli a lezione se non a piedi.


Purtroppo, le cose non possono andare secondo i piani: contattata la dirigente scolastica, Giovanna ha capito che la sua richiesta di iscrivere entrambi i figli non è fattibile. Per la piccola, che dovrebbe subentrare nell'attuale seconda elementare (terza, il prossimo anno scolastico), non c'è posto perché la classe ad oggi è piena. Per il figlio più grande può presentare regolare domanda, ma a quanto pare parte svantaggiata: guardando i requisiti della graduatoria, potrebbe contare soltanto sui due punti assegnati per il nucleo familiare monogenitoriale, ma manca di requisiti importanti, come la provenienza del figlio dalla scuola primaria Tasso (23 punti) o anche solo la residenza, che varrebbe 18 punti, ma nonostante la vicinanza tra la sua abitazione e la scuola, la via in cui Giovanna e figli vivono non è compresa nel quadrante previsto nel regolamento dell'istituto.

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