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Abusi del prof. La parte civile: un lupo tra gli agnellini

L'avvocato Gentile: alcuni sapevano, il caso del Majorana si poteva evitare

Abusi del prof. La parte civile: un lupo tra gli agnellini

Sono in tutto cinque le parti offese che hanno subito un trauma molto forte sotto il profilo psicologico nell'inchiesta sugli abusi sessuali dell'ex insegnante di religione che si trova agli arresti domiciliari.  Al termine dell'udienza di ieri davanti al gup, Laura Morselli e al pm Antonio Sgarrella,  l'avvocato Nicodemo Gentile  che assiste alcune parti offese e la Garante per l'Infanzia Monica Sansoni che ha presentato la richiesta di costituzione di parte civile  ha detto che: «Dalle carte della Procura, siamo di fronte ad un predatore sessuale ossessivo, un lupo  in mezzo a degli agnellini, giovani fragili, fatti continuamente oggetto di attenzioni che li hanno disorientati e destabilizzati con una violenza sia fisica in alcuni casi, sessuale, sia psicologica. Una vicenda molto triste». Nel corso delle dichiarazioni rilasciate all'esterno del Tribunale il legale ha aggiunto alcuni nuovi particolari. <Molti sapevano le problematiche dell'insegnante tra cui alcune suore e nessuno si è mosso. Questo è riportato nelle carte dell'inchiesta. La vicenda del Majorana poteva essere evitata>.

L'imputato è accusato di aver abusato sessualmente oltre che di alcuni studenti anche di altri due minori, tra cui il figlio di amici di famiglia e un ragazzo con cui vi era un vincolo parentale.
Nella richiesta di costituzione dove viene chiesta la citazione come responsabile civile della Diocesi di Latina, il legale ha sostenuto che: <L'imputato ha compromesso il senso di fiducia  che alunni e famiglie dovrebbero avere verso le istituzioni, i luoghi di istruzione e i contesti educativi>. L'ex docente quando era venuto alla luce lo scandalo esattamente un anno fa, era stato allontanato dalla scuola.e anche dalla Diocesi. 

Ieri alcune delle vittime erano presenti in Tribunale insieme ai familiari. Non era presente l'imputato che dallo scorso luglio è agli arresti domiciliari con l'accusa di violenza sessuale aggravata. L'udienza preliminare nel corso della quale si deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio è fissata per il 29 febbraio. 

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