Il fatto
18.02.2024 - 08:30
E' tornato in carcere Eduardo Di Caprio, il quarantenne di Scauri accusato dell'omicidio di Cristiano Campanale e del tentato omicidio del fratello Andrea, episodio avvenuto cinque anni fa. La Cassazione, infatti, non ha accolto la richiesta di riduzione della pena presentata dal suo legale e quindi la sentenza definitiva è stata di dodici anni, così come stabilito dalla Corte di Appello di Roma, che, aveva discusso per la seconda volta il caso. Infatti l'avvocato dell'imputato, Paolo Barone, impugnò la sentenza di secondo grado che condannava il Di Caprio a sedici anni e otto mesi. Il legale capitolino si era rivolto alla Suprema Corte sottolineando che doveva essere esclusa l'aggravante del mezzo insidioso, come semplice modalità dell'azione, poiché doveva essere riconosciuta l'attenuante della provocazione. Proprio questo particolare convinse la Cassazione a rinviare gli atti alla Corte d'Appello che condannò Di Caprio a dodici anni, con uno sconto pena di oltre quattro anni e mezzo.
La richiesta presentata qualche mese fa in Cassazione aveva una finalità dilatoria e, come sottolineato dall'avvocato Barone, puntava ad evitare che il protagonista del processo tornasse in carcere e continuasse a beneficiare dei domiciliari. Una misura che è durata un anno circa, cioè da quando la prima sezione della Corte di Appello di Roma, presieduta da Vincenzo Capozza, escluse l'aggravante del mezzo insidioso e concesse le attenuanti generiche e della provocazione. L'ultimo anno lo ha trascorso a Verona, a casa di un parente, dopo aver lasciato il carcere di Cassino. Con la decisione della Cassazione Eduardo Di Caprio è tornato in carcere ed è stato associato alla casa circondariale di Isernia. L'imputato è accusato di aver investito con la sua auto, il 25 gennaio del 2019, il ventisettenne Cristiano Campanale, ucciso poi dal segnale stradale contro il quale aveva impattato la Citroen del trentanovenne, che poi aggredì anche Andrea Campanale. L'episodio si verificò a Scauri nei pressi dell'incrocio con piazza Sant'Albina, dove Eduardo Di Caprio gestiva un'attività commerciale.
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