Il ricordo
29.02.2024 - 11:30
A sei anni di distanza ci troviamo di nuovo a parlare e a riflettere su militari che uccidono donne, donne che hanno amato, che avrebbero dovuto difendere, rispettare. Sei anni fa un padre uccise le proprie figlie. Lo fece dopo aver sparato alla moglie, in un agguato alle prime ore della mattina nel garage dell'abitazione di famiglia.
Luigi Capasso credeva di aver ucciso la consorte, Antonietta Gargiulo. L'aveva ferita gravemente sì, ma lei riuscì a salvarsi.
Capasso, con la pistola di ordinanza salì in casa e freddò le sue figlie Alessia e Martina.
Ieri, in loro ricordo, sia San Giorgio a Cremano, paese di origine della famiglia, e a Cisterna, le due bambine sono state ricordate con una Santa Messa (celebrata nel quartiere San Valentino a Cisterna e a Sant'Antonio da Padova a San Giorgio a Cremano) e con una serie di iniziative dedicate ai più piccoli. Sabato infatti, la parrocchia di San Valentino ha organizzato una intera giornata dedicata ai giovani. Dalle 14 e 45 alle 18 e un quarto, per i bambini dai 7 ai 13 anni, si terranno una serie di divertenti e interessanti laboratori e giochi sulle tradizioni del territorio con una merenda al sacco.
Dalle 19 e 30 alle 22 e 30 invece, spazio ai ragazzi più grandi, dai 14 ai 20 anni. A loro è dedicata la serata cinema con una serie di attività sul tema "Madove vivi?". Il tutto organizzato dai volontari dell'Azione cattolica nell'ambito della "Festa dei diritti" in memoria di Alessia e Martina.
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