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Giudiziaria

Condannato a tre anni per il carico di hascisc

Preso a dicembre sull'A1 con 26 chili di panetti di droga il 36enne Marco Cacciotti giudicato a Cassino con rito abbreviato

Condannato a tre anni per il carico di hascisc

Ha chiesto e ottenuto di essere giudicato con rito abbreviato Marco Cacciotti, il latinense di 36 anni arrestato tre mesi fa a Cassino durante un controllo della Polizia stradale, quando gli agenti avevano trovato un carico di panetti di hascisc nascosto in un vano ricavato sotto al pianale dell'auto che guidava e un'altra scorta di stupefacenti in casa, alle porte del capoluogo pontino, per un totale di 26 chili di droga. Il giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Cassino, chiamato a decidere sul rinvio a giudizio dopo la chiusura dell'inchiesta, ha quindi stabilito una pena di tre anni di reclusione, concedendo la detenzione domiciliare.
L'operazione della Polizia risale ai primi di dicembre, scattata nell'ambito dell'attività di vigilanza del traffico autostradale. Marco Cacciotti infatti viaggiava sulla A1 in direzione sud, a bordo di una Renault Twingo intestata a un altro soggetto, quando era incappato nei controlli di una pattuglia della Polstrada della sottosezione di Cassino. A destare l'attenzione dei poliziotti era stata una manovra improvvisa dell'automobilista e il nervosismo dell'automobilista aveva spinto gli agenti a procedere con un controllo più approfondito. Così era saltato fuori il carico di hascisc, diversi chili di panetti confezionati utilizzando la carta del noto snack "Mars" nascosti grazie a un doppio fondo realizzato sotto al pianale dell'utilitaria. Poi nel corso delle pratiche dell'arresto, col supporto della Questura di Latina, era scattata la perquisizione in casa dell'arrestato, alle porte del capoluogo pontino, dove appunto erano stati trovati altri panetti di sostanza stupefacente.
Dove fosse diretto l'uomo resta un mistero, ma la circostanza che nascondesse una parte della droga nell'abitazione, era bastata per ritagliargli un ruolo di responsabilità nel traffico di hascisc che lo vede coinvolto, tanto che il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino, a margine dell'interrogatorio, aveva confermato la custodia cautelare in carcere. Era stata poi disposta una consulenza tecnica per valutare la percentuale di principio attivo contenuta nei panetti di hascisc, un derivato della marijuana, ma il quadro indiziario prospettato non ha lasciato altra possibilità, al 36enne, di praticare la strada del rito abbreviato, quindi essere giudicato sulla base degli elementi raccolti rinunciando al dibattimento, con uno sconto di un terzo sulla pena.

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