Il caso
14.03.2024 - 08:12
Un appello affinché torni sui propri passi e decida di recarsi in ospedale e sottoporsi all'intervento chirurgico necessario per estrarre il tubo di gel lubrificante che ha ancora incastrato nel retto. L'appello, rivolto all'uomo che l'altra notte si è prima recato al Santa Maria Goretti di Latina accusando dolori addominali per poi andarsene rifiutando l'operazione, arriva dall'Arcigay Latina. Sul proprio profilo Facebook l'associazione di promozione sociale ha lanciato un invito all'uomo perché «senza questa operazione sta rischiando la vita. Ci rendiamo disponibili anche ad accompagnarlo personalmente in un altro ospedale, qualora ne avesse bisogno, garantendo totale anonimato», si legge nel post pubblicato sui social.
Il protagonista della vicenda non è più tornato al Goretti, ma questo non significa che abbia ancora il tubo di gel incastrato nel retto, a ridosso dell'intestino. Non è escluso, infatti, che abbia deciso di recarsi in un altro nosocomio della provincia, o in un ospedale del territorio romano. Ce ne sono a iosa di strutture dove è possibile sottoporsi ad un intervento addominale.
Si tratta di un'operazione che richiede l'anestesia totale: viene effettuata un'incisione all'altezza dell'intestino, si dilatano i muscoli e si effettua un tentativo per espellere l'oggetto facendolo uscire da dove è entrato. Nel caso in cui la pratica non dovesse portare al risultato desiderato, allora si agirebbe tagliando l'intestino ed estraendo il tubo direttamente dalla pancia: eventualità quest'ultima molto più probabile vista la forma (e la dimensione) problematica del contenitore.
Un'operazione che l'uomo ha rifiutato, dopo aver parlato l'altra notte con il chirurgo che gli ha specificato a cosa sarebbe andato incontro. Ovvero ad un intervento d'urgenza come ce ne sono tanti della durata di circa due ore. Dopo aver effettuato la radiografia e successivamente la tac, era chiaro cosa avesse incastrato l'uomo nel retto: impossibile da espellere autonomamente. La legge non permette ai medici di obbligare una persona a sottoporsi ad un intervento chirurgico contro la sua volontà.
Ma quanto si può resistere senza avere conseguenze sulla propria salute con un contenitore del genere all'interno dell'intestino? Non tantissimo tempo. La situazione potrebbe diventare problematica col passare dei giorni. Insomma, non ci si può convivere a lungo perché quel tubo di gel provocherà, prima o pio, una lacerazione interna, causando un'infezione fino all'emorragia.
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