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Accoltella il padre in casa, consulenza medica per il raptus

Il giudice conferma gli arresti domiciliari: sarà giudicato con rito abbreviato all'esito di una valutazione psichiatrica

Accoltella il padre in casa, consulenza medica per il raptus

Resta agli arresti domiciliari l'uomo di 35 anni di Latina Scalo finito in manette sabato per il ferimento del padre con una coltellata all'addome. All'esito del processo celebrato ieri mattina con rito direttissimo, il giudice monocratico Mario La Rosa ha infatti convalidato l'arresto e, in attesa di giudizio, ha applicato la misura cautelare per l'indagato, tenuto conto che ha potuto garantire l'isolamento in una casa dove non avrà contatti con i congiunti, quindi non correrà il pericolo di replicare il comportamento di quella notte, nel caso in cui dovesse essere colto nuovamente da un raptus irrefrenabile. Il difensore che lo assiste ha chiesto e ottenuto che venga giudicato con rito abbreviato, quindi con uno sconto di un terzo sulla pena, vincolato però all'esito di un consulenza medico legale disposta contestualmente dal giudice per valutare le condizioni psicologiche del trentacinquenne.

Il procedimento penale è legato quindi alla consulenza psichiatrica che sarà necessaria per stabilire se l'uomo fosse, o meno, nel pieno delle sue facoltà quando ha accoltellato il padre, ma anche per stabilire se possa trovarsi nuovamente nella condizione che lo ha portato a compiere un gesto tanto efferato senza alcun controllo di sé. Una prima valutazione era stata compiuta da uno specialista dell'Asl di Latina che, nella giornata di sabato, aveva visitato il trentacinquenne accertando che fosse in grado di intendere e di volere: all'esito di quella prima consulenza, i Carabinieri della Compagnia di Latina avevano proceduto con l'arresto, concordando col sostituto procuratore di turno la misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa della convalida del provvedimento.
L'uomo in realtà era già sottoposto a terapia psichiatrica, seguito dal Dipartimento di Salute Mentale per una forma acuta di depressione. Fino alla notte di venerdì però non aveva mai mostrato segni di squilibro, o comunque non aveva generato il sospetto che potesse perdere il controllo di sé in maniera tanto rischiosa per le persone che lo circondano.

Fatto sta che, nel cuore della notte, si era svegliato e aveva rimediato un coltello dentro casa e aveva raggiunto la camera da letto del padre, colpendolo con la lama nel sonno: mentre il genitore veniva trasportato d'urgenza in ospedale per le cure del caso, il figlio era stato prelevato dai Caraibnieri, intervenuti con le pattuglie della Sezione Radiomobile e poi con i militari del Comando stazione di Latina Scalo diretti dal luogotenente Isidoro Zimbardi che hanno proceduto con l'arresto convalidato ieri.

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