Il fatto
09.04.2024 - 08:30
Un sacerdote della Diocesi di Latina è parte offesa in un processo che vede una donna di 50 anni imputata per il reato di atti persecutori. I fatti contestati sono avvenuti fino al marzo del 2019 e ieri in aula - davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina Paolo Romano - sono stati ascoltati alcuni testimoni che hanno ricostruito le modalità con cui una donna, difesa dall'avvocato Massimo Ferretti, ha perseguitato il sacerdote. Come aveva sottolineato il pubblico ministero Daria Monsurrò, la donna ha interrotto in alcuni casi anche la messa prima con insulti e poi con le bestemmie. Inoltre l'imputata - sempre secondo quanto ipotizzato - avrebbe citofonato all'alloggio del sacerdote colpendo in un secondo momento la sua auto con calci e imbrattandola con dei pomodori. Il fatto è avvenuto in una parrocchia di Latina.
Questo episodio era avvenuto il 31 gennaio del 2019. Infine - come riportato nel capo di imputazione - l'imputata aveva anche denunciato falsamente delle lesioni. Tutte queste condotte e gli atti vessatori, hanno cagionato un continuo stato di ansia e timore per l'incolumità del sacerdote.
In aula ieri mattina è stato il turno di diversi testimoni: ha deposto un carabiniere che si era occupato delle indagini e la parte offesa che ha raccontato i fatti: dalle citofonate improvvise alle sette di mattina o alle due di pomeriggio, all'episodio dei pomodori lanciati sull'auto come è emerso anche in un video. La donna che era conosciuta nell'ambiente perchè frequentava la chiesa, a causa delle sue condotte sempre più insistenti e fastidiose, è stato allontanata. Alla fine il processo è stato rinviato al 24 febbraio del 2025.
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