Cerca

Salma sparita: non luogo a procedere per l’ex custode del cimitero di Sezze

Ieri la decisione del giudice Molfese per l’imputato. L'inchiesta della Procura dopo la denuncia di una donna che aveva trovato sulla lapide del nonno la foto e il nome di un altro defunto

Non luogo a procedere perché il fatto non sussiste. E’ questa la sentenza emessa ieri pomeriggio dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Giuseppe Molfese nei confronti di Fausto Castaldi, ex custode del cimitero di Sezze, imputato per il reato di sottrazione di cadavere per la scomparsa di una salma. Castaldi che è imputato nell’inchiesta denominata Omnia 2. Era stata la denuncia presentata dai familiari di un uomo a far aprire una inchiesta condotta dalla Procura di Latina. Un nipote che era andato al cimitero dove era sepolto il nonno aveva notato che c’era la foto di una altra persona e a quel punto era stata aperta una inchiesta.
Ieri davanti al Procuratore Giuseppe de Falco, il gup doveva decidere, anche il magistrato inquirente aveva chiesto il non luogo a procedere per la prescrizione che ad un passo, il legale dell’imputato, l’avvocato Antono Orlacchio aveva sostenuto quando erano state chiuse le indagini preliminari nel corso di una corposa memoria che la traslazione della salma era stata eseguita per consentire dei lavori nel cimitero. E inoltre aveva messo in luce che la salma non era stata dispersa ma è nel cimitero di Sezze. Ieri pomeriggio al termine della camera di consiglio il gup ha disposto il non luogo a procedere.
Sono 29 i destinatari dell’avviso di chiusura indagini di Omnia 2. L’udienza dinanzi al gup Giuseppe Molfese riprende il prossimo 15 novembre, quando verranno discusse singole le posizioni dei singoli imputati, compreso quelle di coloro che avevano richiesto il rito abbreviato.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione