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Il fatto

Incidente mortale: rotatoria omologata, ma risulta irregolare

Le verifiche in occasione di un’altra tragedia nel 2019: l’opera tra via del Lido e via Nascosa non rispetta le norme

Incidente mortale: rotatoria omologata, ma risulta irregolare

Il fattore umano è determinante all’origine di tragici incidenti come quello consumato ieri notte in via del Lido, perché la giusta dose di prudenza avrebbe evitato le conseguenze di quell’impatto. Ma nel caso della rotatoria all’incrocio tra viale Pennacchi e strada Nascosa, risulta determinante la violazione delle norme di sicurezza che dovrebbero consentire agli utenti della strada di minimizzare le conseguenze di un incidente. Un’irregolarità assodata, emersa durante le verifiche di una tragedia della strada consumata in circostanze identiche la notte del 28 settembre 2019 quando perse la vita Moira Savastano di 27 anni: a differenza di Umberto Rufo la ragazza viaggiava in auto, ma la dinamica coincide con quella del sinistro di ieri. Le successive verifiche della Polizia Stradale avevano permesso di stabilire che la rotonda era stata realizzata senza rispettare le indicazioni del codice della strada, che prevede in questi casi opere urbane facilmente sormontabili dai veicoli, quindi non gli ostacoli che invece costituiscono un pericolo nel caso di via del Lido: non solo i cligli in travertino sono troppo alti, ma al centro del rondò c’è una fontana scenica realizzata con muri rivestiti in marmo che rappresentano appunto una barriera, impedendo ai mezzi di attraversare la rotatoria in caso di incidente. Gli accertamenti svolti in Comune avevano poi consentito di scoprire che l’ente locale aveva progettato correttamente la rotonda all’epoca della sua realizzazione, ma poi era stata costruita in maniera difforme e la fontana era stata aggiunta con una variante approvata in corso d’opera. Cosa ancora più grave, il rondò era stato omologato come se fosse stato realizzato in maniera regolare. L’indagine della Polstrada probabilmente non ha fatto scattare nessun procedimento penale per i responsabili di quello scempio, perché il tempo trascorso forse supera la prescrizione dei reati, ma in Comune nessuno si è più preoccupato di adeguare la rotatoria alle norme vigenti. Anzi, dopo il drammatico incidente di cinque anni fa l’ente municipale aveva persino fatto sostituire la copertura in travertino della fontana che costituisce una barriera mortale.

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