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Il fatto

Status quo, conferma per il metodo mafioso

Pena ridotta per Angelo Travali ritenuto il mandante dell’agguato in via dei Mille. Due condanne per spaccio di droga

Status quo, conferma per il metodo mafioso

I giudici della Corte d’Appello di Roma hanno emesso la sentenza del processo Status quo. Ieri pomeriggio i magistrati si sono pronunciati: condanne confermate per Gianluca Campoli, per lui la pena è di quattro anni e per Jandoubi Mohammed, la pena è di tre anni e quattro mesi: devono rispondere di detenzione ai fini di spaccio di droga. Condanna riformata da cinque anni e quattro mesi in primo grado a quattro anni e due mesi per Angelo Travali, ritenuto il mandante della gambizzazione del tabaccaio in via dei Mille nell’agosto del 2014. Non ha presentato appello Valentina Travali, difesa dall’avvocato Alessia Vita, che in primo grado era stata condannata a sette anni e sei mesi.

a rinunciato all’appello e ha ottenuto lo sconto di un sesto della pena per la legge Cartabia. La pena è di sei anni e quattro mesi. Gli altri imputati sono difesi dagli avvocati Marco Nardecchia, Giancarlo Vitelli e Camillo Irace. Durante la precedente udienza il Procuratore generale aveva chiesto la conferma delle condanne di primo grado (emesse nel marzo del 2023 dal gup di Roma con il rito abbreviato). Nel loro intervento le difese avevano chiesto le assoluzioni per tutti e in sub ordine la rideterminazione della pena. E’ stata annullata la condanna a un anno e otto mesi emessa in primo grado per Guerrino Di Silvio, la Corte d’Appello ha accolto l’eccezione sollevata dai suoi difensori gli avvocati Gaetano Marino e Massimo Frisetti che hanno puntato sull’incompetenza territoriale.

e difese hanno eccepito questa circostanza che in primo grado era stata respinta dal gup di Roma. Il reato contestato è di cessione di sostanze stupefacenti. Gli atti sono stati inviati al gup del Tribunale di Latina. Tra le parti civili, il Comune di Latina e l’Associazione Caponnetto. Tra novanta giorni si conosceranno le motivazioni della sentenza. L’inchiesta dei Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Dda condotta dal pm Luigia Spinelli aveva portato alla ricostruzione di una rete di spaccio nella zona dei Palazzoni a Latina. La Dda aveva fatto luce - in base alle dichiarazioni rilasciate dai collaboratori di giustizia - sull’agguato in via dei Mille. Per Jandoubi Mohammed che doveva rispondere della detenzione ai fini di spaccio di droga, in merito alla contestazione di essere l’esecutore materiale del ferimento del tabaccaio, il gip aveva rigettato la richiesta di una misura cautelare.

Le ordinanze erano state eseguite nell’aprile del 2022. Anche davanti al Riesame l’impianto accusatorio aveva tenuto.

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