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Giudiziaria

Omicidio Caprio, rinvio a giudizio per Angelo Gentile

I giudici del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere hanno fissato l’udienza per il 5 novembre

Omicidio Caprio, rinvio a giudizio per Angelo Gentile

Angelo Gentile, l’ottantatreenne di Cellole accusato di essere l’autore dell’omicidio di Pietro Caprio, docente che insegnava a Minturno, è stato rinviato a giudizio. Il giudice del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che dopo l’udienza preliminare si era riservato la decisione, ha rinviato a giudizio l’anziano fissando l’udienza per il prossimo cinque novembre presso la prima sezione della Corte d’Assise del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Accolta quindi la richiesta dell’accusa rappresentata dai magistrati Fiore ed Esposito e respinta la richiesta della difesa del pensionato, che aveva proposto il non luogo a procedere. Quindi, come era già stato ipotizzato alla vigilia dell’udienza preliminare, il presunto autore dell’omicidio dell’insegnante di Cellole, ma che svolgeva la sua attività all’Istituto Antonio Sebastiani di Minturno, andrà a processo, con l’accusa di aver ucciso con un colpo di fucile il Caprio, il cui corpo è stato poi dato alle fiamme.

L’imputato, attraverso il suo legale, aveva ribadito la sua innocenza, ma secondo i carabinieri di Sessa Aurunca, gli elementi raccolti non concedevano troppe possibilità a quello che è considerato l’unico responsabile della morte di Pietro Caprio. Le immagini della videosorveglianza posizionate nei pressi della pineta situata vicino Baia Domizia, costituiscono una delle prove raccolte dagli investigatori. Le auto del Gentile e quella di Caprio sono state immortalate mentre si recavano in questo posto isolato, da dove poi, però, è uscita solo la macchina del pensionato.

Infatti i resti del corpo del Caprio e la sua auto erano stati dati alle fiamme. Un altro elemento a favore dell’accusa sono gli accertamenti dei RIS, che hanno trovato tracce di polvere da sparo sul cappello indossato da Gentile. Nella scuola dove operava di Minturno, a quasi un anno dalla morte, è ancora vivo il ricordo di Pietro Caprio tra i colleghi, il personale non insegnante e gli alunni. Una vicenda che colpì profondamente la comunità scolastica e che, attraverso il processo, dovrà essere chiarita, soprattutto per quanto riguarda il movente di un delitto che presenta ancora diversi lati oscuri.

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