Il fatto
06.04.2025 - 10:30
Con il sequestro del centro commerciale che prospetta la chiusura dei tre negozi, i sindacati maggioritari Cgil, Cisl e Uil uniscono le forze per intervenire, invocando l’applicazione di misure urgenti per tutelare l’occupazione dei lavoratori che rischiano il posto. «Dopo il sequestro del Megastore di via del Lido a Latina si pone un problema occupazionale importante per la città - si legge nella nota sottoscritta da Luca De Zolt della Filcams Cgil, Claudia Baroncini della Fisascat Cisl e Gianfranco Cartisano della UilTucs - Servono subito misure straordinarie da parte delle aziende ma anche un ruolo attivo delle istituzioni. Per questo chiederemo un confronto con le aziende interessate e, se non si troveranno soluzioni a livello aziendale, l’apertura di un tavolo in Prefettura. Secondo i dati delle organizzazioni sindacali, i lavoratori e le lavoratrici impattati sono una cinquantina, alcuni trasferiti da altri negozi delle catene, altri con contratti a tempo determinato. Proprio verso questi ultimi vanno le maggiori preoccupazioni delle organizzazioni sindacali, vista la debolezza della condizione contrattuale».
Una posizione chiara, sul fronte della tutela dell’occupazione, dovrà assumerla anche la politica locale tutta. Sui pubblici amministratori ricade la responsabilità evidente di non avere impedito che l’intervento edilizio di via del Lido potesse vedere la luce in maniera illegittima. Alla colpa evidente di chi in passato ha conferito agli uffici tecnici del Suap il chiaro mandato di portare avanti quel progetto, si aggiunge l’ambiguità di chi, in tempi recenti, non ha impedito che si consumasse lo scempio fermato dall’intervento della Procura. Un lavoro, quello dei magistrati, che gli amministratori locali hanno incredibilmente ignorato, consentendo che venissero autorizzate le licenze commerciali, anche superando le irregolarità più evidenti
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