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Il fatto

Denunciano il furto dell’auto, ma era sotto sequestro: coppia nei guai per procurato allarme

I due incastrati dalle immagini della videosorveglianza: l'auto è sempre rimasta nelle loro disponibilità

Denunciano il furto dell’auto, ma era sotto sequestro: coppia nei guai per procurato allarme

Avevano denunciato la sparizione della loro auto, ma secondo le indagini dei Carabinieri l’avevano sempre avuta a disposizione. È così che una donna di 27 anni residente a Terracina e il suo convivente, anch’egli 27enne e già noto alle forze dell’ordine, sono stati denunciati in stato di libertà per procurato allarme.

I fatti risalgono a fine marzo. Il 23, i militari della Stazione di San Felice Circeo avevano sottoposto a sequestro amministrativo un veicolo intestato ai due, trovato in sosta sulla pubblica via e privo della copertura assicurativa obbligatoria. Una procedura standard, che però ha avuto un seguito piuttosto inusuale.

Il giorno seguente, la coppia ha contattato il 112 N.U.E. per segnalare che l’auto era stata rubata il 18 marzo, e si è poi recata in caserma per formalizzare la denuncia di furto. Secondo quanto riferito, ignoti avrebbero asportato il veicolo proprio dal punto in cui era stato trovato e sequestrato dai Carabinieri.

Le dichiarazioni, tuttavia, hanno subito sollevato più di un dubbio nei militari. È così che, per chiarire la vicenda, sono stati acquisiti ed esaminati i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. Gli accertamenti hanno rivelato che, contrariamente a quanto affermato nella denuncia, l’autovettura era sempre rimasta nella piena disponibilità della coppia. Non solo: le immagini hanno confermato che il mezzo non era mai stato spostato né sottratto da ignoti.

Una versione, quella fornita dai due, rivelatasi quindi totalmente infondata, tale da configurare il reato di procurato allarme all’Autorità. La vicenda si è chiusa con la denuncia in stato di libertà per entrambi i conviventi e il prosieguo degli atti in sede giudiziaria.

Un caso che sottolinea l’importanza delle verifiche puntuali e dell’incrocio dei dati nelle indagini, in un’ottica di tutela della verità e di corretta applicazione della legge.

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