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Cronaca

Sorveglianza speciale per Antonio "Cavallo" Di Silvio

Il 59enne è stato raggiunto dal provvedimento preventivo: "Persona abitualmente dedita ad attività delittuose"

Sorveglianza speciale per Antonio "Cavallo" Di Silvio

Nuovo provvedimento a carico di Antonio Di Silvio, detto "Cavallo", 59 anni, figura nota alle cronache giudiziarie pontine. Questa mattina i Carabinieri del Reparto Operativo - Nucleo Investigativo di Latina, guidati dal tenente colonnello Antonio De Lise, hanno notificato nei suoi confronti una misura di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obblighi stringenti per i prossimi tre anni.

Il decreto, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale Civile e Penale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Latina, è scaturito a seguito di un’attività investigativa approfondita, coordinata dalla Direzione della Procura pontina.

Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, Di Silvio viene ritenuto una persona abitualmente dedita ad attività delittuose, capace di vivere stabilmente dei proventi di reati e, per questo, considerato pericoloso per la sicurezza e la tranquillità pubblica.

Le indagini hanno documentato una lunga carriera criminale iniziata già in età minorile, senza mai interruzioni significative, con precedenti che spaziano dai reati contro la persona e il patrimonio fino a quelli legati al traffico di sostanze stupefacenti.

Il provvedimento impone a Di Silvio obblighi di permanenza notturna presso la propria abitazione, dalle 21:00 alle 6:30, il divieto di frequentare soggetti con precedenti penali o sottoposti a misure di prevenzione, oltre all'obbligo di comunicare il proprio domicilio alle autorità e di cercare un impiego regolare.

La misura della sorveglianza speciale rappresenta uno degli strumenti più incisivi previsti dal nostro ordinamento per tenere sotto controllo persone ritenute socialmente pericolose, anche al di fuori di un procedimento penale in corso. L’obiettivo è quello di prevenire la commissione di ulteriori reati, in particolare da parte di soggetti che, secondo l’analisi investigativa, dimostrano una sistematica propensione alla violazione della legge.

Il nome di Antonio Di Silvio, appartenente a uno dei gruppi familiari più noti nella criminalità  locale, era già emerso in numerose operazioni delle forze dell’ordine negli ultimi anni. Con questa nuova misura, le autorità intendono rafforzare il controllo sul territorio, anche in funzione preventiva, in un’area – quella del capoluogo pontino – spesso sotto i riflettori per fenomeni legati a criminalità organizzata e microcriminalità diffusa.

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