Il fatto
11.05.2025 - 12:00
Quell’arma non avrebbe mai sparato ad Aprilia, non vi sarebbero connessioni o legami evidenti, ma nemmeno apparenti, con gli ultimi gravi episodi registrati in città, ma l’intervento dell’altra sera da parte dei militari dell’Arma della Sezione Radiomobile del Reparto Territoriale di Aprilia, ha permesso comunque non solo di arrestare un soggetto particolarmente noto, a Latina soprattutto, ma anche e soprattutto di levare di mezzo una pistola clandestina.
I Carabinieri diretti dal tenente colonnello Paolo Guida, quando hanno fermato un’auto che procedeva lungo via Toscanini, hanno capito subito di dover approfondire il controllo. Al volante infatti c’era un 44enne che alle spalle ha diversi precedenti arresti. Vincenzo Palaia a Latina, e non solo, è un soggetto noto. L’altra sera era ad Aprilia in compagnia di una donna, ma dietro si portava anche una pistola clandestina pronta a far fuoco.
Lo hanno scoperto i Carabinieri al termine della perquisizione personale e soprattutto dell’auto. E’ infatti stata trovata quella che inizialmente era una pistola a salve, una scacciacani, replica “giocattolo” di libera vendita del tutto simile a quelle “vere”. Solo che qualcuno l’aveva modificata applicando una canna che a differenza di quella di libera vendita, piena e incapace di proiettare proiettili, era invece in grado di far fuoco.
Per evitare problemi, camerava munizioni di calibro non eccessivo, 7,65 che comunque è assolutamente letale. Una volta rinvenuta l’arma il 44enne è stato tratto in arresto mentre la donna, risultata estranea ai fatti, è stata lasciata libera di tornare a casa mente Palaia veniva prima trasferito presso il Comando di via Tiberio, e poi in accordo con l’autorità giudiziaria, è stato trasferito presso il carcere di via Aspromonte a Latina.
Come detto l’arma rinvenuta era stata modificata per essere letale ed era corredata del caricatore con 4 munizioni al suo interno. Al momento non è dato sapere se l’arrestato abbia spiegato il perché fosse ad Aprilia e si fosse portato dietro un’arma pronta a far fuoco. Sulle prima sembrerebbe che non vi siano legami con i recenti fatti di cronaca e le recenti sparatorie, ma i militari dell’Arma proseguono nelle indagini per escludere ogni possibile ipotesi in quel senso.
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